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Prima settimana d'avvento
Lettura
Un’antica tradizione popolare provenzale, ha arricchito il Presepio di un personaggio in più: “il Ravi”, l’incantato, il sognatore, l’estasiato.
E’ apparentemente un sempliciotto, continuamente distratto, perché riesce a contemplare stupito anche le realtà più insignificanti e la sua espressione preferita è : “Oh!”.
Un racconto popolare narra che, arrivato per ultimo a visitare il bambino, e per di più con le mani vuote, estasiato dinanzi a quello spettacolo, abbia subito rimproveri da tutti coloro che invece si davano da fare per accudire il neonato.
Maria, accortasi dell’animata discussione, prese da parte il Sognatore e lo rassicurò dicendogli: “Non ascoltarli. Tu sei stato posto sulla terra per meravigliarti. Hai compiuto la tua missione e avrai una ricompensa. Il mondo sarà meraviglioso finchè ci saranno persone come te capaci di meravigliarsi…”
Anche noi come il Ravi impenamoci a stupirci delle meraviglie che ci circondano.
Lc 21,25-28.34-36
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato chiede a ciascuno di noi di essere in attesa con un occhio rivolo al cielo e l’altro ben fisso sulla terra. Impariamo a guardare intorno a noi per cogliere con rinnovato STUPORE le occasioni di incontrare Gesù oggi: nell’eucarestia, nei Sacramenti, nella Preghiera, nei fratelli, perché questi incontri quotidiani con Lui, vissuti con fede e amore, sono un anticipo della gioia eterna.
Preghiera:
Il dono dello Stupore
Fa, o Signore, che non perda mai il senso del soprendente.
Concedimi il dono dello stupore!
Donami occhi rispettosi del tuo creato,
Occhi attenti, occhi riconoscenti.
Ovunque hai scritto lettere:
Fà che sappia leggere
La Tua firma dolce nell’erba dell’aiuola pettinata,
La Tua firma forte nell’acqua del mare agiata.
Hai lasciato le Tue impronte digitali:
Fa che sappia vederle
Nei puntini delle coccinelle
Nel brillio delle stelle.
Tutto è tempio
Tutto è altare
Amen.
Seconda settimana d'avvento
Lettura
Ascolta il Maestro
Un viaggiatore disse a uno dei discepoli:
"Sono venuto da molto lontano per ascoltare il maestro, ma non trovo niente di straordinario nelle sue parole".
"Non ascoltare le sue parole. ascolta il suo messaggio".
"E come si fa?"
"Afferra una frase che lui dice, scuotila finché tutte le parole cadono. Ciò che rimarrà infiammerà il tuo cuore".
Donaci Signore la capacità di ascoltarti e di lasciarci guidare dalla Tua Parola.
Lc 3,1-6
Dal Vangelo secondo Luca
Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
“Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato ci chiede di ascoltare Gesù, di lasciarci SORPRENDERE da ciò che ha da dire alla nostra vita.
Preghiera: Donaci un cuore che ascolta
Dio grande e meraviglioso,
molte volte, nelle nostre litanie,
abbiamo detto: «Ascoltaci, Signore»,
senza esserci prima chiesti se noi abbiamo
ascoltato te,
se siamo stati in sintonia con le tue parole,
con i tuoi silenzi.
Vogliamo che tu porga l'orecchio
alla nostra supplica,
senza preoccuparci di correggere
la nostra sordità, la durezza del nostro cuore.
Interpreta tu, Padre, la nostra povera preghiera;
ed ogni volta che ci senti ripetere:
Ascoltaci, Signore,
sappi che intendiamo dirti:
Apri il nostro orecchio
ad ascoltare la tua voce.
Apri i nostri occhi
a vedere te ovunque.
Apri le nostre labbra per lodare te.
Donaci un cuore che ascolta
te, Padre di misericordia,
con il Figlio e lo Spirito d'amore:
ascolta Dio, e perdona!