ore 23.41
- La presente scheda vuole essere solo un supporto tecnico. Come tale, tutti i contenuti sono tratti dagli itinerari formativi dell'AC per l'anno 2011-12.
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Azione Cattolica Italiana - diocesi di Ascoli Piceno, parrocchia di Stella
CHI-AMA CHIAMA - Scheda per un incontro con i Giovani di Azione Cattolica
La Parola – Mc 2, 13-17
13Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. 14Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.
15Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?". 17Udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".
Find the difference
Viene proiettata l’immagine del dipinto: M. MERISI DA CARAVAGGIO, Vocazione di san Matteo, Roma, Cappella Contarelli in San Luigi dei francesi, 1599-1600. Segue un tempo per l’osservazione silenziosa del quadro, accompagnata da una musica di sottofondo.
A questo punto ciascuno può porre all’attenzione degli altri un dettaglio che ha suscitato la sua attenzione, ciò che insomma fa la differenza in questa scena. Quanti e quali particolari?
Dal dipinto alla vita
- La scena è in una taverna di fine Ciquecento, attorno ad un tavolo di persone vestite secondo la moda del suo tempo. A destra del dipinto Gesù e Pietro, nelle vesti consuete. Dio abita il nostro oggi, il Suo messaggio trascende la storia per incontrarci nelle nostre dimensioni. Il Gesù dei Vangeli entra nella tua vita, in questo tempo.
- La scena è popolata da personaggi differenti gli uni dagli altri, con vissuti, talenti, sogni e sofferenze diverse; tutti però sono raggiunti dalla luce che è la Grazia. La luce non arriva dalla finestra ma da quella strada in cui Gesù ti invita a seguirlo.
- Solo alcuni dei personaggi scelgono di rivolgere il proprio sguardo a Cristo, gli altri preferiscono perseverare nelle proprie attività, occupazioni e paure. Si accorgono del fatto ma non vi aderiscono. Qui sta tutta la libertà dell’uomo.
- La spada del ragazzo al centro è più grande di lui. Il quotidiano – che di per sé ha un peso - o ci libera o in alternativa scava un solco per terra, ci tiene ancorati al terreno, agli scontri di ogni giorno. La spada è l’alternativa al bastone di Pietro, il bastone dei pellegrini. Con la spada fai fatica a camminare, col bastone no. Il personaggio con la spada, vede Pietro ma non Gesù: quasi intimorito da Pietro sembra voler prendere la spada.
- Matteo non è in dubbio se è lui ad essere chiamato. Si stupisce invece di essere il prescelto.
- La mano di Matteo e quella del cambiavalute: condividono gli stessi denari.
Pro-vocazioni
- A che punto sono della mia vita? Ovvero, con quale dei personaggi posso sintetizzare il mio essere, stare, fare oggi?
- Ho gli occhiali inforcati sul naso, in modo tale che mi è impossibile vedere la luce? Oppure, percepisco l'esistenza di una qualche luce ma sono convinto che essa non risplenda per me ma per qualcun altro?
- Sono in altre faccende affaccendato? Insomma "la vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti"? Ho sete di ricerca e di trovare una luce, ma non vedo niente perchè brancolo nel buio?
- Se penso alla mia vita, quando mi sono sentito cercato, chiamato e amato da Dio?
Per approfondire
M. Quoist, Parlami d’amore
Avevo vent'anni...oppure venticinque, o più, o meno....Non importa! Volevo vivere ma non sapevo per che cosa vivere, né come vivere.
Cercavo.
Un amico mi disse: “Va’ a trovare il Saggio”.
Così feci. “La prego, supplicai, mi aiuti a vivere! Ho fame e sete di vita e non trovo cibo che mi possa saziare. Io voglio vivere…”.
Il saggio non mi lasciò finire. Alzò la testa e lentamente mormorò: “Non si tratta di vivere, ma di amare!”.
“Ma la vita viene prima. – dissi – Nessuno può amare se prima di tutto non è vivo”.
Mi rispose: “No, nessuno può vivere se prima di tutto non è amato”.
Ascolta, mio caro, la tua fame e la tua sete ti portano fuori strada, mentre ti ossessionano. Tu non potrai mai soddisfarle.
Perché questa fame non è la tua vera fame. Ne nasconde un’altra ancora più tenace e più esigente perché infinita. Il desiderio più profondo nel cuore di un uomo, di ogni uomo, ben prima del desiderio di vivere è il desiderio di amare e di essere amato.
Qui sta la vera fame dell’uomo.
La vita è un fiume e non una sorgente! Se essa scorre in te, in me, in tutta l’umanità, vuol dire che viene da una sorgente, e la sua sorgente è AMORE.
Se vuoi vivere non trattenere la tua vita per te, essa deve accarezzare altre sponde, irrigare altre terre. Tu corri alla sorgente! Perderai la vita se la vorrai conservare per te e rinchiuderla nel tuo cuore per goderne.
Dalla Dei verbum
Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontà, mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, hanno accesso al Padre nello Spirito Santo e sono resi partecipi della divina natura. Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile, nel suo grande amore, parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi, per invitarli e ammetterli alla comunione con sé.
Preghiera finale
Quando ti ho incontrato e mi hai detto: "Seguimi",
non sapevo quello che avrei vissuto venendoti dietro;
non sapevo quello che avrei dovuto lasciare
e quello che in cambio mi avresti dato.
Quando ti ho incontrato,
l'unica cosa era volerti amare,
perché intuivo che eri l'Amore,
e che avevi dato la tua vita:
nessuno per me l'aveva mai fatto!
Quando ti ho incontrato,
anche il dolore sembrava meno faticoso da accettare,
forse perché, per grazia tua,
capivo appena che era l'amore con cui ti amavo.
Ora che vivo con te, che vivo di te,
sembra che la vita abbia un altro senso,
quello di chi, sperimentato l'amore, ha un solo desiderio:
essere te, per amare come te l'umanità.