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CHIEDIMI SE SONO FELICE
Fornara 17/18 Marzo 2007
OBBIETTIVI DI FONDO
• Individuare quali sono le cose, le persone, le motivazioni che secondo i ragazzi rappresentano la felicità, che valore si danno alle cose, la felicità è solo in quello che si possiede?
• Portare i ragazzi a capire che la vera felicità non è rappresentata da ciò che si possiede o dal raggiungimento di un obbiettivo, è nel vissuto di tutti i giorni, nelle persone che condividono con noi un pezzo della nostra strada.
Sabato 17 Marzo
Ai ragazzi viene presentato il campo attraverso la proiezione di una serie di immagini che rappresentano la felicità mettendo in evidenza tutti gli aspetti: cose, immagini, situazioni cercando di interpretare l’idea di felicità che potrebbe avere ciascun ragazzo.
Pomeriggio
Scopo
Aiutare i ragazzi ad individuare:
- cos’è che li rende felici;
- cosa li rende infelici,
- cosa pensano che sia necessario per raggiungere la felicità,
Attività
A ciascun ragazzo viene consegnata una scheda con le seguenti provocazioni:
-Immagina di dover partire per un isola deserta del pacifico e di poter portare solo 10 cose, cosa porteresti?
-Cosa mi da’ vera felicità nella mia vita?
-La volta che mi sono sentito veramente felice è stato quando ….
-La volta che invece mi sono sentito profondamente infelice è stato quando …
-La volta che ho fatto felice qualcuno è stato quando …
-La volta che ho fatto infelice qualcuno è stato quando…
Dopo Cena
Veglia di Preghiera
Obbiettivo:
Accompagnare i ragazzi attraverso un percorso che li aiuti a capire che la vera felicità non è rappresentata da ciò che si possiede o dal raggiungimento di un obbiettivo, è nel vissuto di tutti i giorni, nelle persone che condividono con noi un pezzo della nostra strada, nelle persone che riusciamo a rendere felici.
Al centro della sala, fra due fila di ragazzi verrà realizzata una strada illuminata. In fondo alla strada verrà posizionato il vangelo, un cero acceso, l’icona.
Sottofondo musicale
C:Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo
T: Amen
Lettore 1:Ognuno di noi aspira nella propria vita ad essere libero e felice ed ha un’immagine chiara e precisa di ciò che vorrebbe possedere per raggiungere questo obbiettivo; ma quanti di noi rincorrono questo desiderio chissà dove, piegandosi ai molti compromessi e scoprendo alla fine che la felicità non è lì dove l’abbiamo cercata?
Abbiamo mai provato a sperimentare una nuova felicità? Abbiamo mai cercato altre tutto ciò che quotidianamente si presenta davanti ai nostri occhi? E se la vera felicità fosse altrove?...
Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. 'Forse, voleva farle coraggio.' disse.
Lettore 2:
Vi è una straordinaria felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
Gesto
A ciascun ragazzo verranno consegnati due foglietti, in uno scriveranno gli oggetti che loro hanno tanto desiderato pensando potessero essere gli elementi necessari al raggiungimento della felicità, nell’altro scriveranno le persone che vorrebbero rendere felici e in che modo.
I primi verranno messi in un cestino e portati in fondo alla strada (alle loro spalle)come impegno a staccarsi dalle cose materiali, gli altri verranno sparsi lungo la strada a significare che sono questi gesti che arricchiscono il nostro cammino.
Dal Vangelo di Marco
Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Breve riflessione
Ci piace pensare che il racconto del giovane ricco con Gesù, rappresenti l’incontro del Signore con ogni giovane che vuole seguirlo. Infatti noi, come il giovane ricco, molto spesso ci ritroviamo a correre affannosamente verso quello che potrebbe procurarci la vera gioia; cerchiamo di impegnarci e di compiere tutti i passi necessari per raggiungere l’obbiettivo. A volte però, tutto questo non basta; che delusione allora, quanta tristezza, si rischia di scoraggiarsi. Gesù ha chiesto al giovane ricco qualcosa in più, gli chiede di affidarsi a Lui completamente, lasciando tutto quello che possiede per testimoniare liberamente la grande felicità nel seguirLo.
Proviamo a cambiare la conclusione del brano del Vangelo; non andiamo via, non dirigiamoci verso altre mete, rimaniamo, proviamo a dire:”Signore mi fido di Te, sono solo un ragazzo con tanti difetti e magari qualche pregio, ma metto a disposizione il mio cuore e la mia voglia di seguirTi…”.
Gesto
Verrà consegnato a ciascun ragazzo un lumino. Ognuno di loro potrà scegliere se accenderlo ed accettare la “scommessa” lanciataci dal Signore, oppure di non accenderlo e tenerlo con se fino al momento in cui si sentirà pronto ad accogliere questa scommessa. Questo per fargli capire che in qualsiasi momento il Signore è pronto ad accoglierci.
I Lumini accesi verranno posizionati all’interno della strada nell’ultimo tratto prima di arrivare all’icona.
E CRESCENDO IMPARI…
Lettore 1: E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,…
Lettore 2: Non quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari,…
La felicità non è quella dei grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Lettore 1: Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose…
… e impari che il profumo del cornetto caldo al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
Lettore 2: E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
Lettore 1: E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei in 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore.
Lettore 2: E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici. Ed impari ad avere nel cassetto sogni piccoli ma preziosi.
Lettore 1: E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
Lettore 2: E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri…
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
Dopo un breve momento di silenzio leggiamo insieme:
TU CI FAI FELICI GESU’
Gesù,
nessuno ci fa felici come Te.
Tu vuoi degli apostoli gioiosi,
e lo saremo
se riponiamo tutto ciò che accade
nelle Tue mani,
preoccupandoci solo di amare Te,
così la nostra testimonianza
di gioia che ci doni
sarà riflessa
su tutti quelli
che incontriamo.
C: Signore, fa che questa veglia sia il primo passo verso la strada che Tu ci hai indicato.
Tutti: Amen
Domenica Mattina
Testimonianza
Verrà invitato un testimone che racconterà la propria esperienza cercando di aiutare i ragazzi a confrontarsi su tutto ciò che è emerso il giorno precedente.
PROGRAMMA DEL CAMPO:
Sabato 17 Marzo
Ore 15.00 Partenza dalle parrocchie
Ore 16.00 Arrivi e sistemazione nelle camere
Ore 17.00 Inizio attività (con breve interruzione per la merenda)
Ore 20.00 Cena al sacco
Ore 21.30 Veglia di preghiera
Ore 23.00 Festa
Domenica 18 Marzo
Ore 8.00 Sveglia
Ore 8.30 Lodi
Ore 9.00 Colazione
Ore 10.30 Arrivo dei genitori e inizio attività
Ore 13.00 Pranzo tutti insieme
Ore 15.00 Santa Messa
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