04 novembre 2011 ore 23.22
COSA FARAI DI ME? - Scheda per incontro con i Giovani di Azione Cattolica
04 novembre 2011
ore 23.22
ore 23.22
- La presente scheda vuole essere solo un supporto tecnico. Come tale, tutti i contenuti sono tratti dagli itinerari formativi dell'AC per l'anno 2011-12.
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COSA FARAI DI ME? - Scheda per un incontro con i Giovani di Azione Cattolica
Dalla mia vita...
Si propone la visione del cortometraggio Sogni veri, AVE 2011. Ciascuno può soffermarsi sulle frasi seguenti tratte dal cortometraggio.
“Ho quasi sempre fatto quello che andava fatto. Nemmeno lo so se era quello che volevo”.
“- E i miei figli? - Loro scelgono le cose giuste se anche tu sei felice della tua vita”.
“Devi esser contento anche del resto. Non è che la felicità è a rate”.
“Ci sarà un motivo, se la domenica sono un portento e il lunedì no”.
“Io credo che l’unico modo per essere vivi, è rispondere sempre: presente!”.
“Se qualcosa migliora grazie a te intorno a te, puoi esserne orgoglioso”.
“Voglio solo capire se con questi studi, con questo lavoro, faccio qualcosa di buono non solo per me”.
“Il solo fatto di aver atteso e desiderato l’aurora di qualcosa di nuovo non è stato vano”.
Pro-vocazioni
- A che cosa mi sento chiamato?
- Che differenza c’è tra sogno e vocazione?
La Parola che illumina la vita
Dal Vangelo di Marco 10, 46-52
E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!". Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!". Gesù si fermò e disse: "Chiamatelo!". Chiamarono il cieco, dicendogli: "Coraggio! Àlzati, ti chiama!". Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: "Che cosa vuoi che io faccia per te?". E il cieco gli rispose: "Rabbunì, che io veda di nuovo!". E Gesù gli disse: "Va', la tua fede ti ha salvato". E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Commento al brano di Mons. Domenico Sigalini
Per confrontarsi
Bartimeo chiuso in sé stesso non vede la luce solo le ombre, la folla in cui tutti spariscono nell’utilitarismo, quelli che invitano Bartimeo ad alzarsi, Gesù che chiede: cosa vuoi che io faccia per te… Bartimeo che riacquista la vista e segue Gesù… e noi?
Prova a creare una mappa (linea retta con personaggi in successione) del racconto all’interno della quale vai a posizionarti nel personaggio che più ti rispecchia in questo momento.
- In chi ci identifichiamo?
- Cosa farà Dio di me?
- Chi o cosa sostiene il nostro cammino nella scoperta di questo progetto unico e irripetibile?
- Cosa trasforma una strada in una vocazione?
Per approfondire
Dal progetto formativo dell’Azione Cattolica
La nostra fisionomia più profonda e più vera è il volto di Cristo: ciascuna persona è creata a immagine e somiglianza di Dio e porta in sé l’immagine del Figlio.Formazione è far emergere nella vita di ciascuno il volto del Figlio. Formazione è dare alla vita la forma del volto di Gesù, modello e
vocazione di ogni persona.
Dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium (1964)
È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l'esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo.
Per pregare
Padre mio,
mi abbandono a Te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.
Sono pronto a tutto,
accetto tutto,
purché la tua volontà si compia in me
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.
Charles de Foucauld