03 marzo 2007 ore 21.32
Cultura di Pace - Festa della Pace ACR per 12-14
03 marzo 2007
ore 21.32
AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI
– Diocesi di Ascoli -
Cultura di Pace
Festa della Pace a misura di dodiciquattordici – Febbraio 2007



Obiettivo: Cultura di Pace. Ecco cosa occorre per creare una civiltà basata sull’amore! Cosa si intende per cultura di pace? E soprattutto come si crea una cultura di pace? Educandoci a sapere riconoscere, apprezzare e amare la bellezza. Sarà la bellezza a salvare il mondo! Ma di quale bellezza stiamo parlando? Di quella finta delle veline o dei reality? No! É’ la bellezza vera del conoscere, amare l’altro quale riflesso di Dio. La bellezza vera della diversità, del dialogo, della relazione, dell’amicizia, del rispetto, dell’originalità, dell’amore, della giustizia. Se sapremo apprezzare la bellezza vera di tutto ciò allora avremo costruito una cultura di pace!

Svolgimento: La festa seguirà lo svolgimento del noto programma televisivo Cultura Moderna...con qualche piccola differenza, naturalmente. Sarà posta in mezzo alla sala o sopra il palcoscenico una cabina “balneare”, di quelle che si usano per cambiarsi il costume al mare. Verrà detto ai ragazzi che la loro mission per la festa di quest’anno sarà scoprire chi o cosa si cela dietro la porta serrata della cabina. Chi o cosa...avete capito bene! Infatti comunicheremo ufficialmente ai partecipanti che nella cabina si nasconde un qualcosa o un qualcuno indispensabile per creare una vera cultura di Pace. É la bellezza che è alla base della cultura di pace...per le ragioni sopra indicate.

Il gioco: I partecipanti saranno divisi fra maschi e femmine in due o quattro squadre. In una serie di buste chiuse saranno raccolte le prove da affrontare. Ad ogni prova corrisponde una manche diversa del gioco.
La manche: A turno ciascuna squadra sceglie una busta ed affronta la prova. Le prove possono coinvolgere una o più squadre. In base all’esito della prova verranno assegnate un tot. numero di domande che le squadre potranno rivolgere al presentatore per cercare di capire cosa si nasconda dietro la cabina. A turno, cominciando dalla squadra che ha vinto meno domande nel caso giochino più squadre contemporaneamente, potranno essere formulati i quesiti ed a essi il presentatore risponderà sulla base dei bigliettini che escono dalla cabina. Una volta rivolte tutte le domande la squadra avanzerà un’ipotesi sul contenuto della cabina. Tutte le ipotesi, divise per squadre saranno raccolte in un tabellone elettronico. Qualora venga immediatamente indovinato il contenuto si andrà avanti come niente fosse...
La conclusione: verrà aperta la cabina e si svelerà che solo la bellezza crea cultura di pace.

Le prove
- Prova: è BELLO conoscersi!
• (gioca una squadra...per volta)
Verrà concesso un tempo alla squadra per ordinare alfabeticamente tutti i componenti delle squadre avversarie...sarà dunque necessario superare la timidezza e, nella baldoria generale, organizzarsi e soprattutto organizzare l’altra squadra.
- Prova: è BELLO innamorarsi!
• (giocano tutte le squadre)
Un componente per squadra sarà il Romeo della situazione...il nostro Romeo andrà a pescarsi la sua Giulietta in una squadra avversaria...e dovranno recitare il passo più famoso della più famosa creazione di Shakespeare.
- Prova: è BELLO essere amici!
• (giocano tutte le squadre contemporaneamente)
Dedica una canzone ad un componente di una squadra avversaria che non conosci. La squadra cerca di coreografare...per quel che gli sarà possibile.
- Prova: è BELLO dialogare!
(gioca la squadra dei maschi)
Diverse canzoni si alterneranno in una successione mixata...e pensata per le coppie! Si formeranno delle coppie formate da ragazzi di squadre e parrocchie diverse. Compito di queste coppie sarà scambiare il massimo numero di informazioni: interessi, gusti musicali, film, libri ...insomma vita. Al cambio della musica si formeranno delle nuove coppie con lo stesso scopo. É vietato formare per due volte la stessa coppia. Al termine della musica verranno scelti quattro ragazze. Tutti i ragazzi che avranno ballato con queste ragazze saranno chiamati a rispondere ad una domanda. Ad esempio: “quale di queste tre ragazze è di San Pietro Martire”. Dopo una consultazione i ragazzi potranno scegliere. Per manifestare la scelta si avvicineranno alla ragazza prescelta per darle un bacio sulla guancia...ma se la scelta sarà sbagliata riceveranno uno schiaffone prima ancora di potersi avvicinare...Per dialogare bisogna sapere ascoltare no?
- Prova: è BELLO collaborare!
• (giocano tutte le squadre contemporaneamente)
La diversità diventa quella grande ricchezza quando viene condivisa. Così è un diverso punto di vista, uno sguardo diverso...porta a quell’immensa miniera di risorse che è la collaborazione.
Si dispongano 24 fiammiferi o stuzzicadenti su un tavolo nel modo indicato dalla figura. Quindi, si rimuovano otto fiammiferi in modo da restare con due soli quadrati. Non si prevede lo spostamento dei fiammiferi, che possono essere solo rimossi. Sono possibili almeno due soluzioni.
- Prova: è BELLO essere originali!
(giocano tutte le squadre dei maschi)
Dalle scarpe di una persona, dice Forrest Gump si possono capire tante cose...e non si riferisce ad una questione di loock. Dalla scarpetta perduta il principe troverà Cenerentola...
Le nostre Cenerentole toglieranno una delle loro profumate scarpette ed andranno a depositarle al centro della sala...quindi si accomoderanno garbatamente sul loro trono (‘na sedia). A questo punto faremo partire la musica ed abbasseremo le luci! I nostri principi azzurri prenderanno, a caso, una scarpetta dal mucchio ed andranno alla caccia della loro Cenerentola. Quanto impiegheranno per far ballare le nostre principesse? Man mano che rintracciano la loro bella infatti i principi formeranno una coppia ed occuperanno il centro della pista nel ballo...
Prova in alternativa:
Si formano delle coppie per ballare con componenti di squadre diverse. Ciascuno deve memorizzare gli abiti dell’altro. Finita la musica, ogni partecipante scambia qualcosa che indossa con un altro partecipante. Il partner dovrà riconoscere cosa manca.