01 luglio 1997 ore 14.06
Educatori ACR, chiamati a costruire la casa sulla roccia.
01 luglio 1997
ore 14.06

Canto Iniziale.

DIAL0G0
P. In questa notte che scende sopra di noi iniziamo il nostro incontro nel nome del Pare e del Figlio e dello Spirito Santo.
A. Amen.
P. Il Signore nostro Dio ci conceda 1'abbondanza del suo Spirito.
A. Benedetto nei secoli il Signore.
P. Comunichiamo nella carità.
A. Essa e vincolo della perfezione.
P. Il Signore accenda in noi il fuoco del suo amore.
A. Ed esso divampi e riscaldi i nostri cuori. 

1. OGNI ALBERO E' CONOSCIUTO DAL SUO FRUTTO
G. Contemplare assieme la radice del nostro impegno.
Ripensare al progetto di Dio su di noi perché la nostra sia vita riuscita. Accogliere la proposta il dono di Cristo perché il suo regno si compia. Riscoprire il carisma a noi offerto, la vocazione che ci colma di gioia, l'entusiasmo che ci infiamma . L'educazione, affascinante avventura; l'educazione: incontro, ascolto, accoglienza proposta. Cuore che valorizza il piccolo seme perché tutti abbiano la vita, in abbondanza. Proposta a noi donata, accolta con gioia. Cammino faticoso ed esaltante che apre il future nel duro tempo della prova. Celebrazione commossa del nostro amore alla terra mentre sogniamo il cielo. Noi qui,
per scoprire chi siamo per godere la festa dell'incontro con Cristo Via, Verità e Vita.

ACCLAMAZIONE AL VANGELO: Canto dell'Alleluia

Dal Vangelo secondo Luca (6, 43-45)
Non c'e albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti
buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore. Parola del Signore.
A. Lode a te o Cristo.



G. Ogni albero si riconosce dai frutti. Fichi non si raccolgono da un roveto spinoso né uva si vendemmia da un cespuglio selvatico. L'albero della vita fa fiori di grazia, buoni frutti. Dal frutto del grembo di una Vergine- Madre Maria, Madre e Maestra. In Cristo, il frutto benedetto del grembo di donna Dio ha data se stesso . E' fiorita la Parola del Padre, accolta generosamente nel terreno buono, ma anche soffocata dal groviglio di spine. Nel cuore dell'uomo la radice dei frutti buoni o cattivi.
Donaci, Signore, un cuore nuovo, dove fioriscono grazia e misericordia, pace e giustizia. La nostra esistenza diverrà tua parola di amore per ogni fratello.

Salmo 27
II Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della
mia vita, di chi avrò timore? Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere. Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia.

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del
Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario.
Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.
E ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano; immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza, inni di gioia canterò al Signore.

Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi. Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto.

Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei
nemici. Non espormi alla brama dei miei avversari; contro di me sono insorti
falsi testimoni che spirano violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
Gloria al Padre ...

2. LA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA

ACCLAMAZIONE AL VANGELO: Canto dell'alleluia

Dal Vangelo di Luca (6, 46-49)
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece
ascolta e non mette in pratica, e simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».
Parola del Signore


A. Lode a te o Cristo.

G. Non basta conoscere il Signore per godere la vita in pienezza. Fare è la qualità dell'essere. Ascoltare la Parola è vedere gli appelli del mondo e generosamente impegnarsi. Piedi, orecchie, occhi, mani coinvolti nell'unica esperienza. Seguire Gesù è ascoltare la sua parola e divenire come Lui, azione che trasforma, distrugge i germi della morte.
Seguire, ascoltare, fare, vedere, amare. Tutto l'uomo diventa azione potente di Dio che fa una cosa nuova, per l'uomo. La casa, luogo in cui l'uomo abita e vive, si sente accolto, amato. La casa,
luogo d'incontro, riparo sicuro. Di una casa e casa sicura ha bisogno ogni uomo. Bisogna approfondire la parola per penetrare più a fondo e poggiare su di Lui, la roccia sicura della nostra esistenza. «Nessuno può porre un fondamento diverso da Cristo.» Può giungere la piena dell'acqua: la casa non cadrà. Ascoltare la parola e non realizzarla è costruire la casa su terreno insicuro.
Crollerà di certo.
«Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e prenderemo dimora presso di lui.»
La nostra casa diviene sua certa dimora. Costruire la casa di un mondo nuovo, più giusto e fraterno e lavorare con gioia nei luoghi di impegno sociale e politico.
Perché famiglia, scuola, parrocchia, associazioni, quartiere siano cosa di tutti.
Con stupore gioioso edificheremo il futuro. perché nella vita crediamo. Perché lo Spirito riempie ogni luogo. Perché sempre fiorisce la Pasqua. Per sua grazia e per il nostro impegno.

Salmo 36
Nel cuore dell'empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c’è timor di Dio.
Poiché egli si illude con se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla. Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene. Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il male.
Signore, la tua grazia è nel cielo, la tua fedeltà fino alle nubi; la tua giustizia è come i monti più alti, il tuo giudizio come il grande abisso: uomini e bestie tu salvi, Signore.
Quanta è preziosa la tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali, si saziano dell'abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie.
E' in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. Concedi la tua grazia a chi ti conosce, la tua giustizia ai retti di cuore. Non mi raggiunga il piede dei superbi, non mi disperda la mano degli empi.
Gloria al Padre...

Canto

PREGHIERA DEL MANDATO: Vivere di te.
Chiamato/a ad annunciare la tua Parola, aiutami, Signore, a vivere di Te, e a essere strumento della tua pace.
Assistimi con la tua luce, perché i ragazzi che la comunità mi ha affidato trovino in me un testimone credibile del Vangelo.
Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false sulle mie labbra.
Esercita su di me un fascino così potente, che, prima ancora dei miei ragazzi, io abbia a pensare come Te.
Concedimi il gaudio di lavorare in comunione, e inondami di tristezza ogni volta che isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo.
Ho paura, Signore, della mia povertà. Regalami. perciò, il conforto di veder crescere i miei ragazzi nella conoscenza e nel servizio di Te, Uomo libero e irresistibile amante della vita.
Infondi in me una grande passione per la Verità, e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studio e non ho tribolato nella ricerca.
Salvami dalla presunzione di sapere tutto. Dall'arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera ritardi, dal rigore di chi non perdona le debolezze. Dall'ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.
Trasportami, dal Tabor della contemplazione, alla pianura dell'impegno quotidiano. E se l'azione inaridirà la mia vita, riconducimi al silenzio. Dalle alture scoprirò i segreti della «contemplattività», e il mi sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.
Affidami a tua Madre. Dammi la gioia di custodire i miei ragazzi come Lei custodì Giovanni. E quando, come Lei, anch'io sarò provato dal martirio fa' che ogni tanto possa trovare riposo reclinando il capo sulla sua spalla. Amen.
don Tonino Bello

Preghiera del Padre Nostro
Benedizione
Canto Finale.