ore 01.26
FAR FIORIRE LA TERRA DESERTA
Momento di preghiera per l’avvento - 16 Dicembre 2005
a cura di Francesca Mozzoni e Polisena Maoloni
Canto iniziale
Celebrante:
Il Natale ci porta l'eco delle attese dell'umanità. Dio si fa risposta ad esse attraverso il figlio che si fa carne e pone la sua dimora in mezzo a noi. A chi lo invoca sospirando "non nascondermi il tuo volto" Gesù risponde "chi vede me, vede il Padre". Per questo ci fermiamo per pregare insieme e cogliere ciò che egli vuole dirci, rivelandosi a noi in questo Natale. Ascoltiamo il significato del natale ove la nascita di Cristo capovolge ogni sistema di superiorità cedendo il posto al povero che viene in mezzo a noi.
(musica di sottofondo con immagini di volti)
Lettore 1: oltre 800 milioni di persone soffrono la fame...
Lettore 2: di queste, in media 24.000 muoiono ogni giorno...
Lettore 1: dei 12 milioni di bambini che muoiono ogni anno, 6 milioni muoiono per malnutrizione: sono 18.000 bambini al giorno, cioè uno ogni 12 ogni minuto...
Lettore 2: un miliardo e 300 mila persone vivono con meno di 1 euro al giorno, in condizione di assoluta povertà...
Lettore 1: esistono ancora oggi 4 milioni di schiavi. Quattro milioni di persone comprate e vendute nella moderna società...
Lettore 2: di queste ben 500.000 arrivano nell'Europa Occidentale.
Lettore
Natale. La grande ruota della storia aveva sempre girato in quella direzione: dalla periferia al centro, dal piccolo verso il grande, il meno al servizio del più, che è la legge del più forte, il pesce grosso che mangi quello piccolo. Cosi è accaduto nella grande famiglia umana... Quand'il Figlio di Dio è nato, la grande ruota della storia per un attimo si è fermata. Qualcosa ha cominciato a girare all'incontrario o, meglio, nel senso vero della storia, della storia di una vera famiglia, nel senso del Regno di Dio: dal centro alla periferia, dal grande al piccolo, i re Magi verso il bambino nella mangiatoia, il più al servizio del meno, perché il piccolo cresca e si stabilisca cosi l'uguaglianza, la comunione più vera, come in Dio, sul modello cioè della Trinità, comunione di persone uguali e distinte. Il più grande, l'infinito, lo troveremo nel piccolo. Davvero quello è l'anno zero della storia! E' giusto contare gli anni da quel giorno in cui Dio si è fatto un Dio minore e la scelta preferenziale per gli esclusi è apparsa come luce delle nazioni.
(Giuliana Martirani).
Guida
Lo stile di agire, di essere di Dio ci è rivelato dal canto di fede e poesia sgorgato dal cuore di Maria, nell'esultanza del grande evento cui era chiamata a far parte per la salvezza del mondo. Abbiamo scelto che fosse la poesia, espressione di culture diverse, a guidare la nostra preghiera.
Lettore 1: L'anima mia magnifica il Signore ed il mio spirito esulta in Dio mio salvatore.
Lettore 2: (viene portato all'altare Gesù bambino): Ripeterò il Tuo nome, sedendo solitario tra le ombre dei miei silenziosi pensieri. Ripeterò il Tuo nome, senza parole; senza perché, ripeterò il Tuo nome. Farò come un bambino che chiama sua madre, senza stancarsi, felice di poter sol ripetere "MAMMA"
(R.Tagore)
Canone
Magnificat, magnificat, magnificat anima mea Dominum, magnificat, magnificat anima mea.
Lettore 1: Perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D 'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Lettore 2: (viene illuminato il mondo) Madonna del mondo, nella notte delle speranze, facci venire dall'Oriente la luce splendente del tuo figlio. E quel giorno, Madonna del Mondo Nero, tutto il ritmo dei nostri canti, tutto il ritmo delle nostre danze saranno un ritmo di eternità. Madonna del Mondo Nero, di tutti i mondi. Madonna di tutti gli uomini, la nostra terra ti canterà, questa sera. (poeta del Ghana)
Canone : magnificat
Lettore 1: Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome.
Lettore 2: (Si possono portare piccoli oggetti, manufatti africani) Ma se la libera mano del negro, lavorasse l'argilla, che cosa nascerebbe? Brocche per farci bere, pentole per il cibo; nascerebbero vasi e statuine belle da vedersi. E se la libera mano del negro toccasse un animale, che cosa nascerebbe? Pellicce per coprirsi, tappeti per il suolo, divani per sederci ed i rullanti tamburi delle feste. E se la libera mano del negro toccasse la foresta, che cosa nascerebbe? Capanne per la gente, amache per cullarsi e stuoie per dormire.
Canone: Magnificat
Lettore 1: Di generazione in generazione la su misericordia si stende su quelli che lo temono.
Lettore 2: (vengono portati i fiori) Per i Cristi che ancora rimangono su alcune croci, quando brillerà la Sacra Auora, e per sempre le nostre povere voci taceranno, credo che tutti saranno assolti dal Giudizio Universale.
Canone : magnificat
Lettore 1: Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore. Ha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli umili.
Lettore 2: (deporre una calcolatrice, dei soldi e dei telefonini) Quando mi volgo a guardare la terra, vedo la moltitudine degli uomini che passano cantando d'età in età. Vagano, seminano, mietono, lavorano nei campi ed in città; facendo risuonare l'universo con il loro frastuono ed il loro canto. E' l'inno della vita: notti e giorni essi lavorano. Dei grandi regni si stanca
Dio. Non dei piccoli fiori. (R. Tagore)
Canone: Magnificat
Lettore 1: Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia.
Lettore 2: (l'assemblea si porta intorno al mondo) Il povero ara la terra, ara fame e miseria. Il ricco mangia e dorme. Il povero spacca la pietra, spacca fame e miseria. Il ricco man-
gia e dorme, il povero ammassa il pane. Il ricco mangia e dorme. Il povero vuole il pane. il ricco lo imprigiona, si siede, mangia e dorme. (Felix Fr. Athayde - Brasile)
Canone : magnificat
Lettore 1: Come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo ed alla sua discendenza per sempre.
Lettore 2: (ci si scambia un segno di pace) Verrà un giorno più puro degli altri e scoppierà la pace sulla terra, quale sole di cristallo. Di fulgore nuovo si vestiranno le cose e canteranno camminando gli uomini e le donne libere, ormai dall'incubo della morte violenta. Il grano crescerà
sopra i rottami, dalle armi distrutte; più nessuno verserà sangue di fratello. Verrà quel mondo: il mondo delle fonti e delle spighe e sconfinato regno d'abbondanza e freschezza senza limiti. (Jorge Carrera Andrade - Brasile)
Canone : Magnificat
Guida : 0 Dio il mondo , ha bisogno della tua pace, ti presentiamo gli uomini e le donne, tuoi figli e nostri fratelli, che popolano i cinque continenti.
(al termine di ogni preghiera vengono piantati dei semi sul terreno affinché germogli nel mondo la speranza)
Fiore - Bianco : Ti ringraziamo e ti preghiamo per il continente africano.
Troppi uomini e donne, bambini e anziani soffrono ancora la fame. Le ingiustizie e le guerre. Possano germogliare in questo continente semi di giustizia e di riconciliazione.
Fiore - Rosso : Ti ringraziamo e ti preghiamo per il continente Americano. La ricchezza ed il potere del nord, la povertà, la miseria del sud, chiedono uguaglianza e sostegno. Possano germogliare in questo continente semi di libertà e carità.
Fiore - Rosa: Ti ringraziamo e ti preghiamo per il continente europeo. Sostieni la sua ricerca d'identità, di giustizia e di pace. Possano germogliare in questo continente semi di verità e di speranza.
Fiore - Verde : Ti ringraziamo e ti preghiamo per il continente oceanico. L'integrazione tra i popoli di diverse etnie e la costruzione della civiltà dell'amore sono già una realtà. Possano germogliare in questo continente , semi di accoglienza e di salvezza per tutti.
Fiore - Giallo: Ti ringraziamo e ti preghiamo per il continente asiatico. La presenza di tante religioni e confessioni semini un vento di vita nuova e di convivenza pacifica. Possano germogliare in questo continente semi di dialogo e comunione.
Preghiamo tutti:
Signore Nostro, in un momento in cui si compra di tutto, ricordaci che l'amore è gratuito.
Signore nostro., in un momento in cui si fanno doni intelligenti, ricordaci che una riconciliazione è il dono più intelligente.
Signore nostro, in mezza a tanti panettoni farciti, ricordaci che non si sfama il povero con la pubblicità.
Signore nostro, quando riuniamo le nostre famiglie a fare testa, ricordaci che potremmo farlo molto più spesso.
Signore nostro, mentre orniamo i nostri alberi luccicanti, ricordaci lo splendore discreto della tua croce.
Signore nostro, mentre ci affanniamo ad agghindarci per le feste, ricordaci che davanti a quel bambino, cade ogni mascherata.
Perché tu ci sei sempre, Signore.
Benedizione finale:
Salga a te o Dio la nostra lode, e scenda su di noi la Tua benedizione.
Tutti: Benediciamo il Signore, a lui onore e gloria dei secoli. Amen.
Canto finale.