06 novembre 2006 ore 14.30
Festa del Ciao 2006
06 novembre 2006
ore 14.30
ore 14.30
Festa del ciao 2006
Aggancio con la storia
Il contesto in cui si svolge la storia è quello tratto dal guidino ACR. Una sola modifica dobbiamo tener presente: il quadro misterioso, che verrà mostrato ai ragazzi prima di lanciare il gioco, mostra visi di bambini di oggi ed una macchia nera. I ragazzi saranno invitati a capire perché quelle figure si trovano in quel quadro dell’800 e che si cela al di sotto della macchia scura. Al di sotto del cartoncino nero è stata già ritagliata la sagoma, che combacia perfettamente con il disegno dell’ultima parte della caccia al tesoro, che i ragazzi stessi andranno a completare ( vedi festa). Alla fine del gioco, gli accierrini scopriranno che ciascuno di loro e un’opera d’arte e che la Bellezza vera viene da Gesù Risorto.
Festa
La festa quest’anno sarà strutturata come una grande caccia al tesoro in cui i ragazzi gireranno in piccoli gruppi omogenei (i 6/8 con i 6/8 i 9/11 con i 9/11 e cosi via). Ad ogni tappa i ragazzi riceveranno degli indizi per raggiungere le varie postazioni. Questi indizi consisteranno in ingrandimenti di un particolare del luogo che devono raggiungere (potete usare sia una foto digitale ritagliata ed ingrandita che un disegno!! La foto è sicuramente più bella e semplice da realizzare, ma vedete voi!) Non ci saranno perciò né indovinelli né frasi ma solo delle immagini del loro quartiere (così da ricollegarci alle attività del mese è perciò importante che sia una festa parrocchiale altrimenti si perderebbe il rapporto con il territorio) che dovranno prima riconoscere e poi trovare, di volta in volta.
Sarà cura particolare degli educatori presenti negli stand controllare che i ragazzi vi siano giunti in base all’indizio relativo a quello stand e non ad un altro (esempio se lo stand è vicino ad una fontana l’educatore controllerà che l’indizio sia l’ingrandimento di un particolare della fontana stessa, se vede che il particolare è quello della porta della chiesa non farà fare la prova nello stand ai ragazzi ma li rimanderà indietro alla ricerca del luogo giusto!)
Superata la prova in ogni stand, riceveranno un gessetto colorato che gli servirà alla fine della festa!
Gli stand che abbiamo ipotizzato sono:
1) Poesia: l’educatore darà ai ragazzi una parola di riferimento e li sfiderà in una gara di poesia. I nuovi poeti dovranno comporre una parola che faccia rima con quella data dall’educatore girando 6 cubi sulle cui facce sono presenti varie lettere (ci raccomandiamo come sempre la cura nella preparazione degli stand. I cubi, che l’educatore avrà precedentemente costruito dovranno essere appariscenti e colorati, oltre grandi!!). Non è detto che i ragazzi debbano utilizzare tutti e sei i cubi, l’importante è che la parola esista e faccia rima baciata!
2) Architettura: i ragazzi troveranno delle grandi carte da gioco che dovranno utilizzare per costruire il tipico castello di carte. Anche qui fondamentale è la preparazione del materiale, le carte!
3) Scultura: il gruppo si divide in due parti, con uno di loro esterno che osserva. Il primo gruppetto decide di realizzare una scultura con i loro corpi, non è importante che la scultura sia realistica o “bella”, tanto lo scopo è far riprodurre la stessa posizione all’altro gruppo, che non ha visto la scultura, attraverso i suggerimenti del ragazzo neutro. Quando dovrà aiutare il secondo gruppo il ragazzo neutro sarà bendato e dovrà riuscire a far realizzare una seconda scultura quanto più simile possibile alla prima. Tanto più le posizioni dei ragazzi saranno strane tanto più ci sarà da ridere, quindi l’educatore può dare suggerimenti in tal senso.
4) Pittura: sulla falsa riga del gioco in cui si deve posizionare la coda dell’asino al posto giusto, i ragazzi con un pennello imbevuto di tempera e bendati, dovranno colorare il naso o fare i baffi, o quello che volete voi ad una grande sagoma di …scegliete voi la figura da “completare” (suggerimento non usate la carta perché si imbeve subito e si strappa, disegnate la figura su un cartoncino o su un cartone grande)!
5) Disegno: è la versione gigante del pictionary. I ragazzi dovranno rappresentare e far riconoscere alla propria squadra la parola suggeritagli dall’educatore.
Nb le parole non dovrebbero, se possibile, essere casuali ma inerenti all’arte.
6) Disegno 2 : predisporre un mega cartellone con un disegno in bianco e nero. Ai ragazzi verranno dati dei palloncini contenenti un po’ di tempera e li dovranno lanciare sul disegno per colorarlo. ATTENZIONE la tempera nei palloncini non può essere ne troppa ne troppo poca; nel primo caso s’imbratterebbero alla morte, cosa che già accadrà!, nel secondo i palloncini rischierebbero di non scoppiare.
L’ultimo indizio che le squadre riceveranno le condurrà tutte nello stesso luogo in cui non ci sarà uno stand ma un disegno (stile madonnari di piazza) fatto in terra in precedenza (da un educatore o un giovanissimo bravo a disegnare) e da completare tutti insieme con i gessetti conquistati nelle varie postazioni. Il disegno raffigurerà il volto di Gesù. Quando questo verrà completato il quadro misterioso sarà posizionato in modo tale che risulti chiaro che a mancare era Gesù. Togliendo infatti il cartoncino nero i ragazzi scopriranno ora il quadro completo: da una parte i visi dei bambini di oggi (loro stessi) e dall’altra Gesù Cristo (vedi aggancio con la storia). Non importa se i colori sono strani, fateglieli usare tutti (non creiamo la situazione per cui colora solo chi ha il rosa se il disegno rappresenta un volto, o il verde se è un paesaggio) e ricordate che la festa è per tutti, 6/8 compresi, anche se escono dalle righe del disegno!
L’educatore avrà cura, a questo punto, di spiegare ai ragazzi che nel gruppo ACR è fondamentale il contributo dato da ciascuno e che ciascuno di noi è un’opera d’arte e che la Bellezza vera viene da Gesù risorto.
Aggancio con la storia
Il contesto in cui si svolge la storia è quello tratto dal guidino ACR. Una sola modifica dobbiamo tener presente: il quadro misterioso, che verrà mostrato ai ragazzi prima di lanciare il gioco, mostra visi di bambini di oggi ed una macchia nera. I ragazzi saranno invitati a capire perché quelle figure si trovano in quel quadro dell’800 e che si cela al di sotto della macchia scura. Al di sotto del cartoncino nero è stata già ritagliata la sagoma, che combacia perfettamente con il disegno dell’ultima parte della caccia al tesoro, che i ragazzi stessi andranno a completare ( vedi festa). Alla fine del gioco, gli accierrini scopriranno che ciascuno di loro e un’opera d’arte e che la Bellezza vera viene da Gesù Risorto.
Festa
La festa quest’anno sarà strutturata come una grande caccia al tesoro in cui i ragazzi gireranno in piccoli gruppi omogenei (i 6/8 con i 6/8 i 9/11 con i 9/11 e cosi via). Ad ogni tappa i ragazzi riceveranno degli indizi per raggiungere le varie postazioni. Questi indizi consisteranno in ingrandimenti di un particolare del luogo che devono raggiungere (potete usare sia una foto digitale ritagliata ed ingrandita che un disegno!! La foto è sicuramente più bella e semplice da realizzare, ma vedete voi!) Non ci saranno perciò né indovinelli né frasi ma solo delle immagini del loro quartiere (così da ricollegarci alle attività del mese è perciò importante che sia una festa parrocchiale altrimenti si perderebbe il rapporto con il territorio) che dovranno prima riconoscere e poi trovare, di volta in volta.
Sarà cura particolare degli educatori presenti negli stand controllare che i ragazzi vi siano giunti in base all’indizio relativo a quello stand e non ad un altro (esempio se lo stand è vicino ad una fontana l’educatore controllerà che l’indizio sia l’ingrandimento di un particolare della fontana stessa, se vede che il particolare è quello della porta della chiesa non farà fare la prova nello stand ai ragazzi ma li rimanderà indietro alla ricerca del luogo giusto!)
Superata la prova in ogni stand, riceveranno un gessetto colorato che gli servirà alla fine della festa!
Gli stand che abbiamo ipotizzato sono:
1) Poesia: l’educatore darà ai ragazzi una parola di riferimento e li sfiderà in una gara di poesia. I nuovi poeti dovranno comporre una parola che faccia rima con quella data dall’educatore girando 6 cubi sulle cui facce sono presenti varie lettere (ci raccomandiamo come sempre la cura nella preparazione degli stand. I cubi, che l’educatore avrà precedentemente costruito dovranno essere appariscenti e colorati, oltre grandi!!). Non è detto che i ragazzi debbano utilizzare tutti e sei i cubi, l’importante è che la parola esista e faccia rima baciata!
2) Architettura: i ragazzi troveranno delle grandi carte da gioco che dovranno utilizzare per costruire il tipico castello di carte. Anche qui fondamentale è la preparazione del materiale, le carte!
3) Scultura: il gruppo si divide in due parti, con uno di loro esterno che osserva. Il primo gruppetto decide di realizzare una scultura con i loro corpi, non è importante che la scultura sia realistica o “bella”, tanto lo scopo è far riprodurre la stessa posizione all’altro gruppo, che non ha visto la scultura, attraverso i suggerimenti del ragazzo neutro. Quando dovrà aiutare il secondo gruppo il ragazzo neutro sarà bendato e dovrà riuscire a far realizzare una seconda scultura quanto più simile possibile alla prima. Tanto più le posizioni dei ragazzi saranno strane tanto più ci sarà da ridere, quindi l’educatore può dare suggerimenti in tal senso.
4) Pittura: sulla falsa riga del gioco in cui si deve posizionare la coda dell’asino al posto giusto, i ragazzi con un pennello imbevuto di tempera e bendati, dovranno colorare il naso o fare i baffi, o quello che volete voi ad una grande sagoma di …scegliete voi la figura da “completare” (suggerimento non usate la carta perché si imbeve subito e si strappa, disegnate la figura su un cartoncino o su un cartone grande)!
5) Disegno: è la versione gigante del pictionary. I ragazzi dovranno rappresentare e far riconoscere alla propria squadra la parola suggeritagli dall’educatore.
Nb le parole non dovrebbero, se possibile, essere casuali ma inerenti all’arte.
6) Disegno 2 : predisporre un mega cartellone con un disegno in bianco e nero. Ai ragazzi verranno dati dei palloncini contenenti un po’ di tempera e li dovranno lanciare sul disegno per colorarlo. ATTENZIONE la tempera nei palloncini non può essere ne troppa ne troppo poca; nel primo caso s’imbratterebbero alla morte, cosa che già accadrà!, nel secondo i palloncini rischierebbero di non scoppiare.
L’ultimo indizio che le squadre riceveranno le condurrà tutte nello stesso luogo in cui non ci sarà uno stand ma un disegno (stile madonnari di piazza) fatto in terra in precedenza (da un educatore o un giovanissimo bravo a disegnare) e da completare tutti insieme con i gessetti conquistati nelle varie postazioni. Il disegno raffigurerà il volto di Gesù. Quando questo verrà completato il quadro misterioso sarà posizionato in modo tale che risulti chiaro che a mancare era Gesù. Togliendo infatti il cartoncino nero i ragazzi scopriranno ora il quadro completo: da una parte i visi dei bambini di oggi (loro stessi) e dall’altra Gesù Cristo (vedi aggancio con la storia). Non importa se i colori sono strani, fateglieli usare tutti (non creiamo la situazione per cui colora solo chi ha il rosa se il disegno rappresenta un volto, o il verde se è un paesaggio) e ricordate che la festa è per tutti, 6/8 compresi, anche se escono dalle righe del disegno!
L’educatore avrà cura, a questo punto, di spiegare ai ragazzi che nel gruppo ACR è fondamentale il contributo dato da ciascuno e che ciascuno di noi è un’opera d’arte e che la Bellezza vera viene da Gesù risorto.