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Gianpiero Palmieri nominato Vescovo di San Benedetto-Ripatransone – Montalto dal 02/05/2024- accoglieza il 30/06/2024 -Programma
DIOCESI – Definito il programma per l’ingresso del nuovo Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, l’Arcivescovo Gianpiero Palmieri, che avverrà Domenica 30 Giugno.
Il comitato organizzatore dell’evento, in piena sintonia, con il Vescovo, ha stilato un programma, tenendo conto del desiderio del nuovo Pastore della Diocesi di essere lui ad andare a visitare il Popolo di Dio là dove vive. Così ne è nato un programma di “ingresso diffuso” che si svolgerà in più momenti, tutti altamente significativi.
Questo il programma:
Ore 16:00
A Centobuchi di Monteprandone, presso il Parco della Conoscenza, il Vescovo Palmieri incontrerà i giovani della Diocesi e l’Unità Pastorale Parrocchiale. Monteprandone è il primo Comune di confine con la Diocesi di Ascoli Piceno, da cui il Presule farà il suo ingresso.
Ore 17:30
Il Vescovo raggiungerà il Biancazzurro di San Benedetto del Tronto, per un primo contatto con il mondo delle fragilità. Qui incontrerà le associazioni e i movimenti che assistono i più fragili, in particolare l’Ufficio della Pastorale della Salute, l’Unitalsi e la Caritas Diocesana.
Ore 18:30
Al Porto di San Benedetto del Tronto, presso la Banchina di Riva Malfizia, Mons. Palmieri vivrà l’incontro con le autorità civili e militari ed il mondo dei lavoratori portuali.
Ore 19:30
Si terrà il rito di ingresso del Vescovo Palmieri durante la celebrazione presso la Cattedrale Santa Maria della Marina a San Benedetto del Tronto.
Dopo aver congedato le autorità al Porto, infatti, Mons. Palmieri sarà accolto in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Truentina, don Patrizio Spina, che gli porgerà il crocifisso da baciare, segno dell’affetto nell’Amore crocifisso e risorto, che dona salvezza. Poi, attraversando la navata centrale, si recherà in presbiterio e da lì in sagrestia da cui avrà inizio la celebrazione eucaristica.
Il servizio d’ordine in Cattedrale sarà garantito dai componenti dei gruppi ecclesiali della Diocesi, in particolare dall’Azione Cattolica Diocesana e dagli Scout, muniti di pass di riconoscimento. La Santa Messa sarà animata dal Coro Diocesano, in collaborazione con i cori parrocchiali, diretto dal M° Massimo Malavolta.
Al termine della celebrazione si vivrà un momento di festa in Piazza Nardone.
Sarà possibile seguire la celebrazione sia da Piazza Nardone, dove sarà allestito un maxischermo, sia attraverso i mezzi della comunicazione messi a disposizione del giornale diocesano “L’Ancora”, in collaborazione con “Radio Ascoli TV“: via audio su Radio Ascoli o radioascoli.it, su YouTube sul canale del giornale diocesano L’Ancora.
Il Vicario Generale, don Patrizio Spina, informa: “Tutte le celebrazioni serali di Domenica 30 Giugno saranno sospese per poter dare modo di organizzarsi ed essere tutti presenti a questo importante momento per la comunità diocesana”.
https://youtu.be/kDKExbU41O0 (selezionare e cliccare per ascoltare video)
Gianpiero Palmieri è il nuovo vescovo eletto della Diocesi di San Benedetto Ripatransone – Montalto
Papa Francesco ha nominato il vescovo di Ascoli Piceno Gianpiero Palmieri nuovo Vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, unendo questa sede a quella di Ascoli in persona Episcopi.
Da oggi in poi, dunque, le due comunità, pur mantenendo la distinzione, cammineranno ancora di più in comunione, come già peraltro facevano grazie alla collaborazione fattiva con il vescovo Carlo Bresciani.
Il messaggio del Vescovo Gianpiero
Mi rivolgo con affetto a ciascuno di voi. Il vostro nuova vescovo vi abbraccia e vi saluta con il saluto di pace del Signore Risorto, come farà in ogni celebrazione liturgica che vivremo insieme: la Pace sia con voi!
Questa pace, unita alla benedizione di Dio, scenda e si posi su di voi e su ciascuno degli abitanti del nostro territorio, delle vallate del Tronto e del Tesino e della costa: cristiani, credenti di altre religioni, persone non credenti… scenda su tutti, entri in tutte le case e consoli il cuore di tutti.
Saluto e abbraccio te, fratello vescovo Carlo, padre e pastore di questa Chiesa locale per più di dieci anni.
Insieme con te abbiamo scoperto e condiviso quello che Papa Francesco ci ha fatto sapere per mezzo del Nunzio, il Cardinale Tscherrig: già da qualche tempo egli aveva pensato di unire in persona Episcopi le nostre due Diocesi.
La storia si ripete: esattamente cento anni fa, il 18 dicembre 1924, il Papa Pio XI aveva unito in persona Episcopi la Diocesi di Ripatransone a quella di Montalto, nella persona del Vescovo di Ripatransone, mons. Luigi Ferri.
Noi accogliamo questa decisione con umiltà e fiducia, con semplicità e coraggio.
Le nostre due Chiese locali sono bellissime: hanno doni straordinari di fede e di tradizioni, di ministerialità laicali e di vita religiosa, di iniziative di evangelizzazione e di carità. Questa enorme ricchezza, frutto dello Spirito e dell’impegno di tanti cristiani appassionati, è emersa spesso nei nostri colloqui, quelli in cui, ignari del giorno di oggi, ci siamo confrontati per attivare collaborazioni: per la Caritas e per la scuola di impegno politico e sociale, e di recente per la formazione teologica dei diaconi.
Nello stesso tempo le nostre Diocesi sono diverse: per collocazione geografica, per storia, e anche per antiche rivalità. Ma in un contesto sociale che muta continuamente (pensiamo a quante persone in pochi anni hanno lasciato l’entroterra per trasferirsi sulla costa) siamo sfidati da questa decisione del Papa a mettere da parte velleità identitarie per costruire una comunione in cui nulla di tutta questa ricchezza di vita e di fede vada perduto, ma anzi si accresca e si moltiplichi.
Carissimi, quello che ci attende è un compito arduo ma straordinario! C’è alla base di questo cammino di due Chiese diventato da oggi cammino comune la convinzione profonda che il Signore, nel realizzare il suo regno, non conosce confini né barriere. Lui ci precede sempre: ci porta nella Galilea delle genti, ci aspetta al di là dei limiti che credevamo invalicabili, ci fa provare l’ebrezza di sentieri mai battuti. Ciò che ci chiede è farci piccoli e leggeri, per essere disponibili a seguirlo.
Ho rivisto di recente, caro vescovo Carlo, il video della tua ordinazione episcopale (era il 15 gennaio 2014) e ho ascoltato l’omelia del vescovo Luciano Monari. In quell’occasione, commentando l’abbassamento di Gesù che si fa battezzare mettendosi in fila con il popolo dei peccatori, mons. Monari sottolineava che l’umiltà trasforma le nostre debolezze in occasioni di conversione alla misericordia e alla fraternità. Ecco, cari fedeli di San Benedetto del Tronto – Ripatransone-Montalto, sento di non avere altro biglietto de visita da presentarvi, se non quello di un peccatore a cui Dio ha donato misericordia. E lo stesso biglietto da visita che ho esibito ad Ascoli più di due anni fa! Sono e resterò fino alla fine del mio servizio episcopale annunziatore della Parola di misericordia di Dio, convinto che cosi si edifica la Chiesa, dal momento che la misericordia ne è l’architrave!
Il vescovo Luciano invitava a porre al centro della cura del vescovo il presbiterio, la sua formazione alla fede, la sua comunione, perché – diceva – è l’insieme dei preti che dà forma alla vita di un vescovo ed è la comunione dei preti che genera la comunione della Chiesa, e precisava anche che solo un prete o un vescovo innamorato del Signore regge le fatiche del ministero e trova in questo amore la sorgente della sua gioia.
Quanto è vero tutto questo! Voglio dare continuità alla tua paternità, vescovo Carlo, nei confronti dei tuoi sacerdoti. La gioia della nostra esistenza ministeriale sarà annunciare a tutti l’amore del Signore, sperimentato su noi stessi, meditato nella preghiera e condiviso nella vita fraterna.
Saluto con affetto insieme ai sacerdoti anche i diaconi permanenti e i vari ministri laici, i religiosi e le religiose che arricchiscono la Chiesa con i loro carismi, gli aderenti ad associazioni, movimenti e cammini. I Cammini Sinodali delle nostre Chiese sono diventati ancora più grandi, includono altri volti, altre storie, altri panorami. Si estendono dalla bellezza delle montagne dei Sibillini e della Laga alla profondità dell’orizzonte del mare.
Unisco il mio ringraziamento per te e per il tuo ministero, vescovo Carlo, a quello di tutti i tuoi fedeli. A Dio piacendo, farò il mio ingresso nella Cattedrale di San Benedetto del Tronto il 30 giugno pomeriggio, e nelle domeniche successive nelle Concattedrali di Montalto e di Ripatransone. A presto!
Papa Francesco ha nominato il vescovo di Ascoli Piceno Gianpiero Palmieri nuovo Vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, unendo questa sede a quella di Ascoli in persona Episcopi.
Da oggi in poi, dunque, le due comunità, pur mantenendo la propria autonomia, cammineranno ancora di più in comunione, come già peraltro facevano grazie alla collaborazione fattiva con il vescovo Carlo Bresciani.
Monsignor Bresciani continuerà a guidare la Diocesi per altri due mesi, fino al 30 giugno, data di insediamento del nuovo vertice diocesano. “Ringrazio tutti voi per questi anni che abbiamo vissuto – ha affermato rivolgendosi alle persone presenti nella Cattedrale -. Per me sono stati momenti molto belli, ricchi di tanti stimoli. Accolgo il nostro nuovo Vescovo come un fratello nella Diocesi e dobbiamo accoglierlo con fiducia e da subito incominciamo a pregare per lui. Ma pregate anche per me” ha affermato.
E proprio il Vicario del Vescovo, don Patrizio Spina, ha aperto la cerimonia ringraziando monsignor Bresciani per i dieci anni da Vescovo. Quindi il cancelliere, don Patrizio Cianattoni ha dato letture del documento ufficiale con il quale, dal Vaticano, arrivava la nomina per l’arcivescovo Palmieri. Fino al suo insediamento monsignor Bresciani continuerà a guidare la Diocesi.
Don Patrizio ha letto quindi il messaggio di monsignor Palmieri, il suo primo messaggio da Vescovo della Diocesi che ha annunciato che farà il suo ingresso nella Cattedrale di San Benedetto nel pomeriggio del 30 giugno.
Il nuovo Vescovo
Monsignor Palmieri in giovane età ha frequentato il Pontificio Seminario Minore mentre successivamente è stato accolto come alunno dell’Almo Collegio Capranica. È stato ordinato presbitero il 19 settembre 1992. Ha poi conseguito la licenza in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana.
Il suo servizio pastorale si è esplicato attraverso diversi ministeri: vicerettore del Pontificio Seminario Minore (1992-1997); assistente diocesano dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (1992-1999); vicario parrocchiale della parrocchia Santi Simone e Giuda (1997-1999); vicario parrocchiale prima (1992-2004) e parroco poi (2004-2016) della parrocchia San Frumenzio ai Prati Fiscali; prefetto della IX prefettura (2007-2011); parroco della parrocchia San Gregorio Magno (dal 2016-2018). Dal 1º settembre 2017 al 31 agosto 2018 è stato responsabile del servizio diocesano per la formazione permanente del clero.
Il 18 maggio 2018 papa Francesco lo ha nominato vescovo titolare di Idassa e ausiliare di Roma per il settore Est, incaricato anche per la formazione permanente del diaconato. Il 24 giugno seguente ha ricevuto, nella basilica di San Giovanni in Laterano, l’ordinazione episcopale dalle mani dell’allora arcivescovo Angelo De Donatis, coconsacranti l’arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer e il vescovo Giuseppe Marciante.
È stato nominato anche delegato per la carità, per la pastorale dei migranti, dei rom e incaricato del Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese. In particolare, ha lavorato nelle periferie di Roma per “far capire a tutti che i poveri sono poveri e non cadere nel tranello dello stabilire delle priorità”.
Il 19 settembre 2020 papa Francesco lo ha nominato vicegerente della diocesi di Roma conferendogli la dignità di arcivescovo.
Il 29 ottobre 2021 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Ascoli Piceno, con dignità personale di arcivescovo.