GMG Lisbona 2023 -- Foto delle giornate -- Partecipanti Giovani/issimi Diocesi di Ascoli Piceno
GMG Lisbona 2023 -- Foto delle giornate -- Partecipanti Giovani/issimi Diocesi di Ascoli Piceno
https://youtu.be/8Iruq7b34xI (Evidenziare Link - Cliccare per Ascoltare Video)
https://youtu.be/OAAVBV6kitw (Evidenziare Link - Cliccare per Ascoltare Video)
DJ Set do Padre Guilherme Peixoto na Jornada Mundial da Juventude (06.08.2023)
O EP Jornada Mundial da Juventude, do Padre Guilherme, pode ser escutado no Spotify https://open.spotify.com/intl-pt/albu... 1. Alleluia and Gloria – Two hymns of praise and glory to God, serving as a vibrant celebration of faith. 2. Infinite Light, feat. @a.susana.dacosta, @ricardoluiscampos - Inspired by the prayer for the Earth with which the Encyclical "LAUDATO SI", No 246 ends: "Teach us to discover the value of each thing, to contemplate with enchantment, to recognize that we are profoundly united with all creatures on our way to your infinite light.” 3. Lift up the Fallen, feat. @marianag.08, @ricardoluiscampos – It’s the challenge for us to be an active part in the rehabilitation of wounded societies, lifting up those who have fallen, of which the Encyclical "FRATELLI TUTTI, No 77" tells us: "All that is needed is free will, pure and simple of being people, of being constant and tireless in the commitment to include, integrate, lift up those who have fallen". 4. Esta es la Juventud del Papa - An expression of the joy and love of young people for the Holy Pope, and a celebration of his beautiful youth. 5. Non Abiatte Paura - This is the cry of Pope St. John Paul II, in the first homily of his Pontificate on October 22, 1978: " Do not be afraid. Open wide the doors for Christ. To his saving power open the boundaries of States, economic and political systems, the vast fields of culture, civilization and development. Do not be afraid". Imagens Host Broadcasting cedidas pela RTP. A TunetRádio – Cultura Primeiro é um órgão de comunicação social dedicado em exclusivo à Música, Cinema, Artes Visuais, Artes Performativas e Literatura. O site da TunetRádio tem mais de 8500 conteúdos (entrevistas, crónicas, podcasts e notícias) sobre Cultura. A rádio online TunetRádio, disponível em www.tunetradio.com ou www.tunetradio.pt, em emissão contínua desde o dia 1 de fevereiro de 2022, mantém a filosofia do site, ou seja, a promoção em primeira mão de conteúdos musicais, de cinema, literários, de teatro, da dança e das artes plásticas, de artistas portugueses e lusófonos, a tal “Cultura Primeiro” do nosso slogan.
Ogni giorno vi racconteremo le emozioni di Lisbona attraverso le voci e i commenti dei ragazzi della nostra Diocesi di Ascoli Piceno
PROGRAMMA
28 luglio - partenza da Ascoli Piceno nel pomeriggio.
29 luglio - arrivo a Lourdes, visita e pernotto. Partenza la mattina successiva.
30 luglio - arrivo e visita a Santiago de Compostela. Pernotto e partenza la mattina successiva.
1-6 agosto - arrivo a Lisbona e GMG.
6-7 agosto - partenza da Lisbona nel primo pomeriggio e arrivo a Montserrat, visita di Manresa e pernotto. Partenza la mattina successiva.
8 agosto - arrivo a Torino e visita al SERMIG. Pernotto e partenza la mattina successiva.
9 agosto - stanchi, ma felici torneremo a casa.
"La gioia è missionaria. Devo portare questa gioia agli altri. Questa gioia che noi abbiamo, altri ci hanno preparato per riceverla e allora guardiamo indietro tutto quello che abbiamo ricevuto. Se noi guardiamo indietro, abbiamo persone che sono state un raggio di luce nella vita (sacerdoti, genitori, catechisti, insegnanti). Pensiamo a coloro che ci hanno dato qualcosa nella vita Come possiamo trasformarci in radici di gioia? La gioia si trova da un’altra parte, la gioia va scoperta nel nostro dialogo con gli altri. Dobbiamo dare queste radici di gioia che abbiamo ricevuto. Credete che chi cade nella vita, sia finito? Nono. Bisogna alzarsi. La sconfitta non è cadere ma rimanere caduti. Camminare per una meta, cadere e rialzarsi. Guardare l’altro dall’alto verso il basso solo per aiutarlo ad alzarsi. Nella vita nulla è gratis. Tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l' Amore di Gesù. Allora con l'amore di Gesù e con la voglia di camminare 👣, camminiamo nella Speranza."
Lisbona. Un milione e mezzo di giovani alla veglia con il Papa: l'amore di Dio è gratiMimmmo Muolo, inviato a Lisbona sabato 5 agosto 2023Ascolta
Francesco nel cuore del Parco Tejo parla a braccio e chiede ai giovani di camminare con costanza e senza paura, di rialzarsi dopo le cadute e di porgere la mano a chi arranca
Un milione e mezzo di giovani alla Veglia con il Papa - ANSA
Campo da Graça. Cioè Campo della Grazia. Perché, come sempre ricorda papa Francesco, la Gmg è «un evento di grazia che risveglia, allarga l’orizzonte, rafforza le aspirazioni del cuore, aiuta a sognare, a guardare oltre». Questa sera, nella Veglia della Gmg di Lisbona, sicuramente un milione e mezzo di giovani ha potuto verificarlo.
Qui, nel cuore del Parco Tejo, lo spazio di 90 ettari così ribattezzato dagli organizzatori per gli atti conclusivi della Giornata mondiale in terra portoghese (domenica mattina alle 9 locali, corrispondenti alle 10 in Italia, la Messa di chiusura, presieduta dal Papa) gli orizzonti sono davvero ampi. E con Bernanos, al termine di una settimana che sicuramente i partecipanti non dimenticheranno, si potrebbe dire che tutto è grazia.
È grazia il bellissimo panorama del Parco, situato proprio sotto al lungo Ponte Vasco da Gama che attraversa il fiume Tago e collega Montijo e Sacavém. È grazia la gioia multicolore dei gruppi di giovani, che fin dal mattino si sono messi in marcia per arrivare fin qui. È grazia la musica e l'animazione che li hanno accompagnati lungo tutto il pomeriggio, fino al momento dell'arrivo del Papa, intorno alle 20,45, ora locale.
E sono grazia, soprattutto, le sue parole, pronunciate quasi del tutto a braccio in spagnolo. Francesco ha invitato i giovani a coltivare le radici dell’allegria, perché, ha detto, «l’allegria è missionaria». Quindi, li ha spronati a «camminare con costanza, ad allenarsi per questo cammino e a rialzarsi dopo eventuali cadute». Quando si sale, ha aggiunto, «ciò che importa non è cadere ma non restare caduti». Bisogna rialzarsi o farsi aiutare. «E l'unica volta in cui è lecito guardare una persona dall'alto in basso è per aiutarla a rialzarsi». Infine, ha sottolineato: «Nella vita niente è gratis, tranne l’amore di Cristo. E allora camminiamo nel suo amore con speranza e senza paura».
Tutto era stato predisposto per arrivare a questo momento. Il tema mariano, il cammino fatto, i discorsi del Papa in questi giorni benedetti, il suo invito per una Chiesa aperta a tutti, l’appello a sporcarsi le mani per i poveri, i prediletti di Dio, mettendo da parte una vita che assomiglia all’acqua distillata. Invece, il Papa raccomanda una vita per il Signore e i fratelli, all’insegna della gratuità. Una vita campo di grazia, appunto, come si può vedere fin dal pomeriggio, quando in un silenzio di preghiera la croce delle Gmg, portata a spalle da una quindicina di giovani, attraversa i viali tra un settore e l’altro. Un momento davvero intenso.
Lo testimonia poi lo stesso svolgimento della veglia, che inizia con una preghiera attraverso l’arte, scandita da tre momenti: incontro, alzarsi e partire. Per ogni momento poi una testimonianza. Quella di don Antonio Ribeiro de Matos, 33 anni, portoghese, ad esempio. È la storia di un’esistenza qualunque, senza senso, fino a un incidente stradale in cui, confida «avrei potuto morire». Di qui la revisione di vita. E la grazia che irrompe, con la chiamata a diventare sacerdote. Ma non è una vocazione facile, perché don Antonio entra ed esce dal seminario, finché - proprio dopo la Gmg di Panama nel 2019, compie la sua scelta definitiva, per essere ordinato due anni dopo. «Cristo non aveva chiuso con me, come non desiste con nessuno», commenta.
La testimonianza dell’«alzati» è invece di Marta Luis, 18 anni, del Mozambico. La sua è una storia di grande sofferenza, perché più volte il suo villaggio è stato attaccato dai terroristi e lei con la sua famiglia è stata costretta a rifugiarsi nella foresta, spesso senza cibo né acqua. Fino a doversi spostare a casa di parenti in una regione diversa. «Ma in nessun momento abbiamo perso la fede - dice -. Abbiamo pregato tanto e c’è la speranza che un giorno ricostruiremo la nostra vita».
Tutto è grazia. Anche il partire di fretta, sull’esempio di Maria per aiutare chi è nel bisogno. Proprio papa Francesco, in mattinata a Fatima aveva ricordato, che la Madonna è «Nostra Signora che va in fretta» e sempre segnala a Gesù le nostre necessità. Ora i ragazzi, dopo aver ascoltato la “catechesi” mariana del Pontefice, con Gesù si trovano a tu per tu nell’adorazione eucaristica, che costituisce il punto di approdo della veglia. Anche i più lontani dal palco di 3.250 metri quadrati. Tutti, nel silenzio della notte calata sul “Campo di Grazia”, possono parlare con Lui nel segreto del loro cuore. Perché davvero tutto è grazia nelle Gmg.
10 h ·Giornata di trasferimento, domani saremo a Santiago de Compostela. Ci ritroviamo a condividere il cammino, i pasti, la notte, ma soprattutto la gioia. I ragazzi si stanno conoscendo sempre di più, si stringono nuove amicizie, cresce la comunione. È il Signore che opera in mezzo a noi regalandoci la possibilità di guardarci come fratelli.
35 m ·Arrivano le prime foto dei nostri ragazzi che si stanno incamminando verso Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù 2023. I giovani ascolani in viaggio sono 250: 80 partiti venerdì 28 e 170 (delle comunità neocatecumenali) partiti domenica 30. Ieri hanno fatto tappa a Lourdes.
JMG Lisboa 2023: il Papa li attende, il Vescovo Palmieri li accompagna e viaggia con loro
Stiamo seguendo quasi in diretta, grazie ai social e alle applicazioni di messaggistica, il viaggio del nostro secondo figlio Massimo verso la GMG2023 in Portogallo. Poi partirà anche il primo figlio, Mauro, più avanti, con un altro gruppo a testimoniare che il bello di questi raduni mondiali è che ognuno si organizza come può, coi propri tempi e coi propri mezzi, per quel giorno col Papa. Gli amici di Nomadelfia sono già in Portogallo, ad esempio, ed è straordinario seguirli con le loro stories su Instagram, e ovviamente consiglio anche a voi di farlo.
Nostro figlio Massimo è partito il 28 luglio con la cugina Anna e la Diocesi di Ascoli Piceno. Il Vescovo don Gianpiero Palmieri, ha radunato tutti i partecipanti, per la partenza, alle ore 15 sul piazzale della parrocchia Santi Simone e Giuda a Monticelli (AP), per un intenso momento di preghiera culminato con l’emozionante momento della chiama (uno ad uno si sono alzati al risuonar del proprio nome e hanno risposto “presente”) e poi tutti assieme via sul pullman.
Ma quando dico tutti intendo proprio tutti, Vescovo compreso, che davanti al nostro stupore di genitori è salito con loro sul pullman per un ricco viaggio che vedrà il passaggio a Lourdes, a Santiago De Compostela, prima di arrivare poi in Portogallo per la Gmg e infine tornare ad Ascoli toccando Torino
Lisbona. La giornata di papa Francesco con i giovani: siate maestri di speraMimmo Muolo, inviato a Lisbona giovedì 3 agosto 2023
Al mattino la visita all'Università Cattolica e alle Scholas Occurrentes. Prima aveva incontrato dei giovani ucraini. E al ritorno in nunziatura un gruppo di ragazzi turchi della zona terremotata
Il Papa alle Scholas Occurrentes di Cascais, dietro di lui il grande murale - ANSA
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"Cercate e rischiate". Pellegrini nella vita e anche nello studio, nella professione, nel lavoro. È questa la grande consegna del Papa ai giovani universitari portoghesi, incontrati questa mattina nella sede dell'Università Cattolica di Lisbona, fondata dai Gesuiti e giunta al suo 56mo anno di attività. Un incoraggiamento quello di Francesco che si incastona nello scenario delle grandi sfide mondiali: prendersi cura della casa comune, ridurre le disuguaglianze tra ricchi e poveri, lottare per la pace e la giustizia. E diffidare delle soluzioni facili, sottolinea. "In questo frangente storico - nota tuttavia il Pontefice con uno sguardo pieno di speranza - anche se le sfide sono enormi e i gemiti dolorosi, abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo". Di qui la sua raccomandazione agli studenti: "Siate dunque protagonisti di una 'nuova coreografia' che metta al centro la persona umana, siate coreografi della danza della vita". In altri termini bisogna coltivare sempre una sana inquietudine. Perché come diceva il poeta Pessoa, "essere insoddisfatti è essere uomini". E allora, sottolinea il Vescovo di Roma "non dobbiamo aver paura di sentirci inquieti, di pensare che quanto facciamo non basti. Essere insoddisfatti, in questo senso e nella giusta misura, è un buon antidoto contro la presunzione di autosufficienza e il narcisismo".
papa Francesco all'Università Cattolica del Portogallo - Ansa
Francesco giunge intorno alle 9 accolto subito dal calore di 6.500 giovani, molti dei quali recano anche le insegne (magliette, bandiere, striscioni) della Gmg (nel pomeriggio di oggi è in programma al Parco Edoardo VII la cerimonia di accoglienza). Il coro intona Jesu Christ, you are my life, che rimanda Roma 2000 e poi c'è il saluto di benvenuto della rettora Isabel Capeloa, swguito da due testimonianze, una ispirata alla Laudato si’ e un’altra al Patto Educativo Globale. Quindi una terza testimonianza sull’Economy of Francesco e una di una giovane aiutata dal Fondo Papa Francesco per una cultura dell’incontro.
Il Papa ascolta con interesse e quando prende la parola risponde a ognuno. "Abbiate perciò il coraggio di sostituire le paure coi sogni -: non amministratori di paure, ma imprenditori di sogni! Sarebbe uno spreco pensare a un’università impegnata a formare le nuove generazioni solo per perpetuare l’attuale sistema elitario e diseguale del mondo, in cui l’istruzione superiore resta un privilegio per pochi". Occorre promuovere il cambiamento. "Ascoltandovi - prosegue Francesco - ho pensato a una frase che forse vi è familiare, dello scrittore José de Almada Negreiros: «Ho sognato un Paese in cui tutti arrivavano a essere maestri» (A Invenção do Dia Claro). Anche questo anziano che vi parla sogna che la vostra generazione divenga una generazione di maestri. Maestri di umanità. Maestri di compassione. Maestri di nuove opportunità per il pianeta e i suoi abitanti. Maestri di speranza".
Il Papa raccomanda soprattutto "l’urgenza drammatica di prenderci cura della casa comune. Tuttavia, ciò non può essere fatto senza una conversione del cuore e un cambiamento della visione antropologica alla base dell’economia e della politica - sottolinea -. Non ci si può accontentare di semplici misure palliative o di timidi e ambigui compromessi. In questo caso «le vie di mezzo sono solo un piccolo ritardo nel disastro. Si tratta invece di farsi carico di quello che purtroppo continua a venir rinviato: la necessità di ridefinire ciò che chiamiamo progresso ed evoluzione. Perché, in nome del progresso, si è fatto strada troppo regresso. Voi siete la generazione che può vincere questa sfida: avete gli strumenti scientifici e tecnologici più avanzati ma, per favore, non cadete nella trappola di visioni parziali. Non dimenticate che abbiamo bisogno di un’ecologia integrale, di ascoltare la sofferenza del pianeta insieme a quella dei poveri; di mettere il dramma della desertificazione in parallelo con quello dei rifugiati; il tema delle migrazioni insieme a quello della denatalità; di occuparci della dimensione materiale della vita all’interno di una dimensione spirituale. Non polarizzazioni, ma visioni d’insieme".
E tuttavia insiste Francesco riprendendo le parole di uno dei ragazzi, "non è possibile un’autentica ecologia integrale senza Dio e non può esserci futuro in un mondo senza Dio. Vorrei dirvi: rendete la fede credibile attraverso le scelte. Perché se la fede non genera stili di vita convincenti, non fa lievitare la pasta del mondo. Non basta che un cristiano sia convinto, deve essere convincente".
In conclusione del suo discorso, il Pontefice parla della nuova Cattedra dell'economia di Francesco, con uno studio particolare dedicato a Santa Chiara e loda la volontà di inclusione e valorizzazione della donna. "Il contributo femminile è indispensabile". Così come il Patto Educativo Globale, cui questa università aderisce, e che ha tra i suoi principi la solidarietà. "Non possiamo fingere di non aver sentito leparole di Gesù nel capitolo 25 di Matteo: «ero straniero e mi avete accolto» (v. 35)". Quindi, dice Francesco congelandosi, "essere un’università cattolica vuol dire anzitutto questo: che ogni elemento è in relazione al tutto e che il tutto si ritrova nelle parti. Così, mentre si acquisiscono competenze scientifiche, si matura come persone, nella conoscenza di sé e nel discernimento della propria strada. Allora, avanti!". E i giovani applaudono convinti.
L'incontro con i giovani ucraini
Papa Francesco bacia la bandiera ucraina incontrando un gruppo di giovani dal Paese in guerra - Reuters
Sempre questa mattina, prima di lasciare la Nunziatura per andare all'Università, il Papa ha incontrato un gruppo di 15 giovani pellegrini dall’Ucraina accompagnati da Denys Kolada, consulente per il Dialogo con le organizzazioni religiose presso il Governo ucraino. Altri 300 ucraini sono presenti alla Gmg, ma provengono da altri Paesi europei dove risiedevano prima dela guerra o hanno trovato rifugio per le ostilità. Dopo aver ascoltato le loro toccanti storie, il Papa ha rivolto ai ragazzi alcune parole, manifestando la sua vicinanza, “dolorosa e di preghiera”. Nel concludere l’incontro, durato circa 30 minuti, il Papa e i ragazzi hanno recitato insieme il Padre Nostro, con il pensiero rivolto alla martoriata Ucraina.
Inoltre, alla Messa celebra questa mattina in Nunziatura erano presenti 4 familiari della donna francese, animatrice di catechesi di 62 anni, venuta a Lisbona per la GMG e deceduta nei giorni scorsi a causa di un incidente nella casa in cui era ospitata.
L'incontro con i giovani turchi
Al suo rientro in Nunziatura questa mattina, dopo la tappa a Cascais, Papa Francesco ha incontrato un gruppo di circa quaranta giovani di varie confessioni cristiane e diversa origine, pellegrini alla Gmg di Lisbona dalla Turchia, colpita dal terremoto a inizio febbraio di quest'anno, accompagnati dal vicario generale del Vicariato apostolico dell'Anatolia. I giovani hanno ringraziato il Papa per l'aiuto ricevuto dopo il terremoto. Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza per la sofferenza vissuta da quanti hanno subito la devastazione provocata dal sisma, riconoscendo il loro coraggio e la sfida di "ricostruire, anche nella vita". Durante l'incontro, durato circa mezz'ora e concluso con la preghiera del Padre Nostro, si è festeggiato anche il compleanno di una ragazza turca, che compie 23 anni oggi.