ore 17.15
AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI
Diocesi di Ascoli Piceno
I soliti ignoti
Festa della Pace – dodici quattordici
Obiettivo: Quali atteggiamenti quotidiani non facilitano il compito di costruire relazioni autentiche, vere, di pace? I ragazzi dopo aver individuato i propri limiti relazionali si mettono in gioco per superarli apprendendo così come costruire relazioni di pace.
Aggancio: “I soliti ignoti – identità nascoste”.
Modalità di gioco
Prima fase: Le identità (test)
I ragazzi vengono divisi in due squadre: maschi e femmine. Già dall’ingresso in sala apparirà questa divisione di schieramento. All’inizio della festa (man mano che i ragazzi, ordinatamente, vengono fatti entrare – meglio due per volta) viene consegnato a ciascun ragazzo un test con delle domande circa i comportamenti solitamente assunti in determinate situazioni. Non si tratta di un test di personalità o di un modo di attaccare delle etichette! Ricordiamo dunque ai ragazzi che si trovano all’interno di un semplice gioco per riflettere un po’ insieme. Le risposte individueranno delle tipologie di persona 1. Esse rappresentano alcuni atteggiamenti estremi che certamente non favoriscono la costruzione di relazioni di pace. Le tipologie (i nostri soliti ignoti) sono le seguenti:
• il timidone
• Dio perdona e io no
• L’uomo che non deve chiedere mai (Lu ‘Llo)
• Il burlone
• Il fashion
Verranno individuate le suddette tipologie per ogni squadra. Dunque la squadra femminile avrà un timidone, un Dio perdona e io no, una donna che non deve chiedere mai…e così anche la squadra dei ragazzi. L’analisi dei test viene fatta segretamente dal cervellone elettronico. Compito del cervellone elettronico è creare dei gruppi per le due squadre così costituiti: 1 timidone maschio con 4 maschi non timidi (idem per le donne), 1 burlone maschio con altri 4 maschi non burloni (idem per le donne)… Dopo il test insomma avremo individuato all’interno delle squadre i nostri “soliti ignoti” ovvero dei ragazzi che in determinate situazioni della loro vita assumono degli atteggiamenti che non permettono di costruire relazioni di pace 2.
Seconda fase: Il gioco delle identità
Scopo del gioco è quello di riconoscere tra alcuni ragazzi che vengono chiamati sul palco quello che, nel test ha dato alcune determinata risposte che gli hanno permesso di essere individuato come il solito ignoto chiamato. Per ciascun genere (maschio e femmina) vengono individuate le tipologie sopra indicate che la squadra avversaria dovrà riconoscere. Per ciascuna tipologia, una carta di identità indicherà i punti RP (relazioni di Pace e non...riposa in pace). Chi riconosce il solito ignoto conquista i punti RP. In pratica: tutti i ragazzi avranno compilato il test ma solo Adelmo avrà risposto alle prime due domande in un determinato modo. In lui il cervellone elettronico ha individuato il fashion. Viene chiamato sul palco Adelmo con altri 4 ragazzi. Adelmo è il fashion che l’altra squadra dovrà trovare…Nel caso in cui il riconoscimento non sia avvenuto (e dunque la scelta non è caduta su Adelmo), tutta la squadra sarà impegnata a superare una prova tematicamente connessa all’ignoto che doveva individuare.
N.B. Maschi e femmine scelgono insieme ed eventualmente fanno la penitenza successiva insieme.
Per chi non ha ancora capito:
• I ragazzi entrano a coppie e compilano il test; lo consegnano ai cervelloni e si dispongono divisi maschi e femmine.
• I cervelloni elettronici (segretamente) individuano per ciascuna squadra, sulla base delle risposte, un ragazzo per ciascuna delle seguenti tipologie: il timidone, Dio perdona e io no, l’uomo che non deve chiedere mai, il burlone, il fashion.
• Il presentatore invita le squadre a giocare con il primo ignoto (mettiamo che sia il timidone)
• Il presentatore comunica ai ragazzi quanti punti RP (relazioni di Pace) sono in palio.
• I cervelloni indicano al presentatore il timidone con 4 che non c’entrano nulla.
• Il presentatore chiama i 10 ragazzi (5 maschi e 5 femmine fra cui due i ignoti) indicati dai cervelloni.
• Le due squadre fanno la propria scelta cercando di individuare nella squadra avversaria il timidone.
• Se una squadra indovina conquista i punti RP; se sbaglia deve superare una prova. Se supera la prova conquista ugualmente i punti RP
Le PROVE:
• il timidone
Vicini vicini: si formano delle coppie; in un cesto centrale sono riposti tanti biglietti. Ogni coppia prende tre biglietti (mano-mano; ginocchio-ginocchio; guancia-guancia); al cambio della musica il conduttore indicherà dove dovrà essere tenuto il biglietto. Vince chi avrà saputo far da parte la timidezza mettendosi completamente in gioco.
• Dio perdona e io no
Messaggeria: viene proposta ai ragazzi una situazione di conflitto assurda, al limite dell’immaginabile. Ciascun ragazzo scriverà un messaggio di scusa; come nelle più classiche messaggerie i messaggi verranno letti immediatamente. L’autore del messaggio scelto come più poetico dalla squadra avversaria sarà tenuto a dedicare una canzone all’avversaria.
• L’uomo che non deve chiedere mai (Lu ‘Llo)
Fazzoletto con più persone: 2 sulle spalle; 3 sedia del papa; 4 aereo; 5 superman; 6 il trenino ( tutti per terra come il Bari degli anni d’oro…)
• Il burlone
Il burlone fa fatica a farsi prendere sul serio? Quando fa un complimento tutti pensano che scherzi… Allora coinvolgiamo le due squadre in un’esilarante gara di complimenti in stornello.
• Il fashion
Ciascun gruppo, facendo conto delle cose che ha in dotazione come vestiario, organizzerà un assurda sfilata con tanto di commento “tecnico” alla stessa...qual è il vestiario in dotazione? Tutto ciò che la squadra dispone...Occhio però! Perché la prova sia superata è necessaria l’aggiunta di un oggetto, un accessorio, magari un fermaglio o una borsa presa in prestito dall’altra squadra...
Note
1) L’analisi dei test è affidata al cervellone elettronico: un gruppo di persone che controlla le risposte; il controllo è semplice perché ogni tipologia è individuata da due sole domande dunque chi risponderà in un determinato modo a quelle due domande rientrerà in quella determinata tipologia. Ad esempio Mariuccio ha risposto alle domande 1 e 2 in un determinato modo, pertanto rientra nella tipologia de “l’uomo che non deve chiedere mai”.
2) Il tutto è tranquillamente fattibile anche in positivo ovvero scegliendo dei ragazzi che assumono nel quotidiano alcuni comportamenti che favoriscono relazioni di pace. Alcune tipologie potrebbero in tal senso essere ad esempio:
• l’amico di tutti
• Tranquillo siam qui noi…
• ...
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