28 febbraio 2006 ore 13.00
L'acqua, il Grembiule - momento di preghiera
28 febbraio 2006
ore 13.00

AZIONE CATTOLICA ITALIANA
Parrocchia Maria Ss. Madre della Chiesa – diocesi di Ascoli Piceno
CAMPO PARROCCHIALE GIOVANI E GIOVANISSIMI DI AC


L’ACQUA, IL GREMBIULE
Un tavolo, una brocca,
un grembiule.
Una cena d’addio
Gesù, Signore e Maestro,
ci indica la strada della vita riuscita,
la strada dell’amore.

Introduzione
L 'assemblea si dispone a cerchio attorno al grande tavolo centrale.

Canto
Vivere la vita

Guida:
Ricordare con il cuore,
pescare dalla nostra storia di ieri e di oggi
gli eventi
che l'esistenza hanno tessuto
e le piccole parole quotidiane
che hanno plasmato la vita.
La mia, la tua.
Raccogliere, con amore,
dal cesto del vissuto
la preziosa memoria
di quanto è più caro.
Narrare, con il cuore,
l'incontro con Lui.
Dio che serve l'uomo
per farlo libero, Signore.
Commossa memoria di Lui.

1. LA PASQUA. L'ORA DI GESÙ
Canto
Alleluia Dios està

Dal Vangelo secondo Giovanni (13,1)
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Si stende sul tavolo una grande tovaglia disponendo su di essa la ciotola di acqua decorandola con fiori, quindi si aggiungono i tovaglioli e un lume.

Guida
E’ la Pasqua di Gesù.
Il suo passaggio tra noi
il suo passare al Padre
per portare nel seno di Dio
ogni umana esistenza.
Gesù sa.
E’ la sua ora tanto attesa.
Trepidazione, gioia e sofferenza
per l'evento centrale di tutta la storia.
Momento traboccante d'amore
umana tenerezza
abisso d'amore divino.
Un amore fino alla morte.
Un amore da Dio.

Musica di sottofondo

Canto:
San Damiano

2. UN AMORE CHIAMATO SERVIZIO

Dal Vangelo secondo Giovanni (13,2-17)
Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola , depose le vesti e, preso un asciugatoio , se lo cinse attorno alla vita . Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo”. Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi !». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi»
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandate. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica».

Riflessione e condivisione della Parola

Silenzio

Guida
Hai cenato con gli amici,
hai condiviso la vita, l'amicizia
speranze, fatiche.
E dalla tavola ti alzi.
Un gesto imprevisto, inconsueto.
Hai assunto
la nudità del servizio.
Hai indossato le trasparenze della modestia.
Dei veli della debolezza ti sei ricoperto.
Un asciugatoio.
Un grembiule di tela rozza
è divisa per te, servo.
E ti sei chinato
e hai lavato i piedi dei discepoli.
Uno per uno
Qualcuno protesta: No, sei il Signore!
Se non ti lasci lavare
mio amico non sei.
Un cencio ai fianchi,
un catino nella destra,
una brocca nella sinistra.
Tu, servitore dell'uomo.

Gesto
Ciascuno traccia sulla fronte del vicino il segno di croce, passando la ciotola con acqua benedetta. È un gesto che ci ricorda l’impegno del nostro battesimo, della nostra alleanza con Dio, del nostro passaggio.

Canto
Servo per amore

Deserto con musica
Vengono scritti su de cartoncini colorati delle frasi da porre sui tovaglioli da scambiare successivamente.

Preghiera corale
Gesù, il servitore,
inginocchiato, per terra
a lavar i nostri piedi!
Sei stato al tavolo della vita,
la nostra,
fino in fondo l'hai vissuta.
Ci inviti a partire:
dalla tavola
alla condivisione.
Per servire i fratelli
Tu, dell'uomo umile servo.
Lui, servo di tutti,
riprende le vesti.
Ma ben legato ha il grembiule
divenuto necessaria divisa
per chi vuol esser con Lui.
Lui ha dato l'esempio:
tutti servitori a servizio di tutti.
Ormai lo sappiamo,
saremo beati
se come Lui noi faremo.
E noi ad ascoltare il suo invito.
A seguire l'esempio
di Gesù nostra vita.
Un segno modesto
perché 1'esistenza
sia vissuta in pienezza.
Il segno del servo.
Un grembiule. Un asciugatoio
divenuto grembo immenso
che tutti ci accoglie
e diviene casa e vestito
di noi discepoli di Colui
che s'è fatto servizio.
Con te tutti beati saremo
perché come te vogliamo servire la vita.

Viene consegnato ai presenti l’asciugamano come impegno a vivere l’atteggiamento del servizio e si dice “Servi la vita”. Vengono letti i messaggi e poi scambiati di nuovo.

Padre nostro

Canto
Il nostro posto è là.

Il commento al passo del Vangelo è nella versione scaricabile. Per averla clicca su download