ore 22.23
AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI
Diocesi di Ascoli Piceno - Campo Educatori agosto 1998
L’AMORE GRATUITO, L’AMORE DONATO
Veglia alle Stelle
Introduzione
In viaggio verso la Luna
Quando ero piccolo - e spero di restarlo sempre - mi regalarono un libro voluminoso con una copertina proprio singolare: era tutta rivestita di stoffa blu e al centro c'era disegnato l'universo a caratteri d'oro. Iniziai subito a sfogliarlo, e la mia attenzione si fermò su una grande cartina che riproduceva la superficie lunare.
Ero così curioso di conoscere la luna che passai molte ore a sfogliare e leggere quel libro e confrontare sulla cartina ogni spiegazione.
Era la prima volta che vedevo tutto ciò.
Pensai: "Che bello sarebbe poter andare sulla luna!", ma non era cosa facile. Ricordo di aver letto che lassù non c'è nessuno, è tutto deserto e senza vita.
Un giorno ero stanco per aver giocato a calcio tutto il pomeriggio; dopo aver fatto merenda presi il libro e iniziai a leggere e, senza rendermene conto, chiusi gli occhi e mi addormentai.
Il sogno di poter andare sulla luna si avverò.
Mi trovai a bordo di un missile e il mio compagno astronauta era l'asino Zoe, con passione per le ricerche e lo studio, ma ciò che mi preoccupava era il saperlo comandante. Ma desideravo moltissimo andare sulla luna e non aspettavo che il momento di partire e così anche la paura ben presto mi abbandonò.
Erano le ore 15 di un venerdì di un anno non ben precisato quando iniziò la grande avventura; pronto al modulo di servizio, Zoe, in contatto con la base, riceveva tutte le informazioni.
Partimmo.
E anche se Zoe era molto sicuro di sé, io cercavo di capire gli ordini che riceveva dalla base di controllo. Mentre il missile si allontanava dalla terra io mi sentivo sempre più al sicuro, ma purtroppo la tuta spaziale dava fastidio: dopo tutto era la prima volta che l'indossavo.
Fortunatamente più mi allontanavo dalla terra e mi avvicinavo alla luna, più una gioia inesprimibile andava aumentando nel mio cuore. L'asino Zoe sapeva molte cose ed era desideroso di farmi conoscere l'universo che stava attorno a noi; in poco tempo mi raccontò tutto ciò che sapeva. Disse che la Luna è molto più piccola della terra e ricca di enormi crateri. La crosta lunare, di colore grigiastro sporco, assomigliava ad una crostata.
Non fu un viaggio breve.
La navicella spaziale raggiunse la superficie lunare la domenica mattina. Dopo qualche ora di attesa, alle 13.30 i piedi del comandante e i miei toccarono la luna. Cominciò la nostra passeggiata: potere immaginare quanto ero felice: era arrivato il giorno tanto atteso! Mi sentivo un piccolo essere perduto nello spazio, nell'immenso universo. Il cuore batteva forte per la gioia di poter toccare con mano quanta è bello tutto ciò che è stato creato. L'asino Zoe mi raccontò com'era avvenuta la creazione della terra, del cielo, della luna, e poi le stelle, la luce, l'acqua, la vegetazione, gli animali, l'uomo; non finiva mai di stupirmi con il suo racconto.
Ringraziai il mio amico Zoe per lo spettacolo stupendo che vedevo, per tutte le cose che mi raccontava, per le ore trascorse insieme e per avermi fatto capire che il grande Artista aveva creato ogni cosa con sapienza e amore.
Musica
Eccoci davanti a Te, Signore della storia,
fratello solidale con gli uomini,
Dio estroverso
che hai impregnato della tua presenza il tempo e lo spazio,
gli abissi del mare, i tumulti delle foreste
e le traiettorie del firmamento...
Noi ti contempliamo stasera,
il creato e il tuo tempio
Accoglici alla tua presenza, Signore
e facci sostare per un poco davanti a te
Il tuo amore ci accompagni nella notte che viene
Musica/Silenzio
Non so da quale lontananza
tu venga qui per incontrarmi
il tuo sole e le tue stelle
non possono tenerti nascosto a me per sempre
Dose sei nascosto?
Dietro il sole e la luna
ora sei venuto
per unirti a me.
All'alba e al tramonto
sento il tuo passo.
Il tuo angelo è venuto in silenzio
fin dentro il mio cuore.
Oggi tutto il mio spirito si è rialzato,
e vibra di gioia cristallina.
Forse è giunto il mio momento.
Forse è finito il mio lavoro.
0 Signore, si alza il vento
ed è pieno del tuo profumo.
Mio Dio e Signore, entra dentro di me.
Entra e occupa fino alle radici il mio essere.
Signore, prendimi completamente.
Prendimi con tutto ciò che sono,
con tutto ciò che ho,
con tutto ciò che penso,
con tutto ciò che faccio.
Assumi i miei desideri più segreti.
Prendimi nel più intimo del mio cuore.
Trasformami in Te completamente.
Liberami dai risentimenti,
dai gravami,
dai rancori.
Ritira tutto ciò e portalo via.
Lavami interiormente.
Cancella tutto, spegni le fiamme.
Lasciami solamente un cuore puro.
Che cosa vuoi da me?
Fa' di me ciò che vuoi.
Io mi abbandono a Te.
Signore, tu mi esplori e mi conosci.
Tu mi penetri, mi avviluppi, mi ami.
Musica/Silenzio
Breve silenzio
BREVE SILENZIO
Nel Vangelo di Luca leggiamo
Dopo aver preso Gesù, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: "Anche questo era con lui". Ma egli negò dicendo: "Donna, non lo conosco!". Poco dopo un altro lo vide e disse: "Anche tu sei di loro!". Ma Pietro rispose: "No, non lo sono!". Passata circa un'ora, un altro insisteva: "In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo". Ma Pietro disse: "0 uomo, non so quello che dici". E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte". E uscito, pianse amaramente.
Avevo un ottimo rapporto con il Signore. Gli chiedevo delle cose, conversavo con lui,
lo lodavo, lo ringraziavo...
Ma avevo sempre la sgradevole sensazione che lui volesse che lo guardassi negli occhi...
E io non lo facevo.
Parlavo, ma distoglievo lo sguardo quando sentivo che mi stava guardando.
Distoglievo sempre lo sguardo. E sapevo perché. Avevo paura. Pensavo che avrei trovato nei suoi occhi l'accusa di un qualche peccato di cui non mi ero pentito.
Pensavo che avrei trovato una richiesta nei suoi occhi:
ci sarebbe stato qualcosa che lui voleva da me.
Un giorno finalmente mi feci coraggio e guardai!
Non c'era nessuna accusa.
Non c'era nessuna richiesta. Gli occhi dicevano solo: "Ti amo".
Guardai a lungo in quegli occhi. Li scrutai. Ma il solo messaggio era: "Ti amo!".
Ed io uscii e, come Pietro, piansi.
Silenzio
Tienimi nel tuo amore
Tu che sei al di sopra di noi,
tu che sei uno di noi,
tu che sei anche di noi.
Tienimi nel tuo amore
Tu sei il mio Dio.
Signore mio Dio, tu sei il mio riposo totale.
Mio Dio, solamente in te sono in pace.
Signore, solamente in Te riposa l'anima mia.
Mio Dio, Tu sei la mia forza.
Signore, Tu sei la mia pazienza.
Signore, Tu sei la mia sicurezza.
Signore mio dio, Tu sei la mia allegria.
Signore, tu sei la mia bellezza.
Tu se la mansuetudine.
Padre mio, Tu sei la mia dolcezza
e la mia tenerezza.
Tu sei la nostra Vita eterna,
grande e ammirabile Signore.
Preghiera del Cuore
Padre mio
mi abbandono a Te,
fa di me ciò che più ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me,
Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto
perché la tua volontà si compia in me
e in ogni tua creatura.
Non desidero altro, mio Dio.
Rimettere la mia anima nelle tue mani
con tutto l'amore del mio cuore
perché ti amo,
ed è per me un'esigenza d'amore il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita
perché Tu sei il Padre mio.
Musica
Sempre ti ascolto
in silenzioso stupore.
La luce della tua musica
illumina il mondo.
Il soffio della tua musica
corre da cielo a cielo.
L'onda sacra della tua musica
irrompe tra gli ostacoli pietrosi
e scorre impetuosa in avanti.
Il cuore anela di unirsi al tuo canto,
hai fatto prigioniero il mio cuore
nelle infinite reti della tua musica
Conclusione
Preghiera del viaggio di ritorno
Signore,
come è bello stare quassù!
Lo sguardo si perde
negli infiniti spazi del cielo
trapuntato di stelle,
e la terra sembra così piccola,
da suscitare tenerezza.
La silenziosa scrittura dei cieli
mi parla di te
e in questa solitudine
piena di pace
mi sento avvolto
dall'oscuro, vivificante grembo del tuo amore.
Anch'io vorrei dirti,
come un giorno Pietro:
"Facciamo qui tre tende"!
Vorrei restare con te
su questo nuovo Tabor,
sospeso tra la terra e il cielo
e guardare le cose dalla fine,
nell'ultimo orizzonte
che di ciascuna da alla verità il senso.
Fa che io sappia sempre
ricordarmi di te,
della patria verso cui sono diretto
dove tutto quanto è umano appare così piccolo
eppure così grande si avverte
l'abbraccio del tuo amore!
E fa' che ricordandomi di te
e di questo tuo cielo senza fine
io sappia anche ricordarmi
dei tanti volti amati
e dei tanti altri,
indifferenti o sconosciuti,
per capire che nessuno
è estraneo a te
e il valore infinito
d'ogni persona umana
sta in questo Amore eterno
che l'avvolge.
Ma tu vuoi che io ridiscenda
verso il piccolo, grande mondo
dove hai posto la tua tenda e la mia,
che condivida la vita in comunione.
Si, tu mi fai gustare
la bellezza del cielo,
ma tu mi vuoi fedele alla terra.
Comunicare con te
mi mette nel cuore l'urgenza
di comunicare con gli uomini,
miei compagni di strada.
Scendo allora con te verso la terra,
mentre vedo le sagome lontane
diventare figure precise,
disegni e geometrie
della mia vita quotidiana.
Venendo da lontano
mi sembra di guardarli
con nuova simpatia;
è come se la luce dei tuoi occhi
mi avesse reso capace
di riconoscere in tutto
l'impronta del tuo amore.
Ed eccomi, infine,
nella mia stanza,
con te
in compagnia dell'Amico
che mai mi lascerà.
Ora so che anche qui sulla terra
l'incontro intimo con Te è possibile
e che attraverso il tuo sguardo d'amore
può raggiungermi la Vita che non passa,
la Verità che illumina e riscalda.
Aiutami a non dimenticarlo mai più,
fa che io sappia lodarti sempre
insieme al creato,
tuo e mio mondo,
come un giorno seppe lodarti
Francesco.....
Cantico delle Creature
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