ore 18.56
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M'illumino d'impegno - festa parrocchiale dei Giovanissimi di AC
28 ottobre 2010
Canto iniziale: Dio ha tanto amato il mondo
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Dal vangelo di Matteo
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Riflessione
Non sono i cani, i gatti o i cavalli e nemmeno i successi, gli euro o le proprietà che danno sapore e luce alla vita, che rischiarano il buio che spesso la opprime, ma gli uomini e le donne, la nostra umanità. Siamo talmente irretiti dalle cose, dalle organizzazioni, dalle sovrastrutture che spesso dimentichiamo di tornare alla bellezza e sensatezza della nostra umanità.
Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo.
Abbiamo venduto ai neon o al suono dei soldi o agli aromi chimici il gusto, la luce della vita? O chiediamo agli oroscopi e ai maghi, alle carte e alle sfere di vetro la direzione che deve prendere la nostra esistenza e il senso della storia della nostra umanità?
La nostra umanità, il nostro essere semplicemente uomini e donne è un faro nella nebbia, è un sapore nel disgusto. Siamo fatti ad immagine di Dio, sapore inconfondibile della vita e luce inaccessibile resa visibile in noi.
E questo è ancora più vero se la nostra umanità è condita dalla vita nuova, dall’immersione nella vita di Cristo, che semplicemente chiamiamo battesimo, e se è illuminata dalla fede. Se sei cristiano non puoi nasconderti. Vi ho messo nel cuore un sapore di vita nuova, una luce di fede non per nasconderla, ma per farla vedere. Non vi preoccupate di troppa modestia; non vi chiedo di dare spettacolo, di mettervi a dominare o di fare miracoli clamorosi. Non vi chiedo ostentazione o impazienza o disprezzo delle miserie umane o scontro o polemica, ma di essere come cristiani un fatto pubblico, con cui tutti si possono confrontare, che, coloro che cercano il senso della vita, possano incrociare.
Vi chiedo di non chiudervi nelle vostre sacrestie o di non diventare una collezione di bonsai, ma una foresta di persone, un popolo. Vi chiedo di mescolarvi nella vita di tutti, per dar sapore e nel buio che spesso avvolge l’umanità, per fare luce. Questo sapore e questa luce sono io, non spegnetela per comodità.
Gesto: In un cestino ci sono tanti cartoncini che rappresentano diverse fonti di luce:
- stella cometa: mi impegno ad essere luce di testimonianza
- faro: mi impegno ad essere luce guida, punto di riferimento
- lampadario: mi impegno ad essere luce in famiglia
- punto luce: mi impegno a far luce ai miei sogni, al mio progeto di vita.
Ogni ragazzo ne prende uno assumendosi l’impegno a far luce secondo le indicazioni ricevute. Contestualmente attacca su di un cielo una stella luminosa: la sua presenza nel gruppo è luce per gli altri e per tutta la comunità.
Preghiera
Mi impegno: io e non gli altri,
né chi sta in alto né chi sta in basso,
né chi crede né chi non crede.
Mi impegno: senza pretendere che altri
s’impegnino con noi o per loro conto,
come me o in altro modo.
Mi impegno: senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perché non s’impegna,
senza disimpegnarci perché altri non s’impegnano.
Mi impegno perché non potrei non impegnarmi.
C’è qualcuno o qualche cosa in noi
- un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia -
più forte di me stesso.
Mi impegno: di portare un destino eterno nel tempo,
di sentirmi responsabile di tutto e di tutti,
di avviarmi, sia pure attraverso mille erramenti,
verso l’amore,che ha diffuso un sorriso di poesia sopra ogni creatura.
Dal fiore al bimbo,
dalla stella alla fanciulla,
che ci fa pensosi davanti a una culla
e in attesa davanti a una bara.
MI INTERESSA
Di perdermi per qualcosa o per qualcuno
che rimarrà anche dopo che io sarò passato
e che costituisce la ragione e il senso del mio esistere.
(don P. Mazzolari)
Canto conclusivo: Vieni e seguimi