03 aprile 2005 ore 21.49
Una via migliore di tutte – Adorazione Eucaristica
03 aprile 2005
ore 21.49

Guida:
"Perdonami Gesù se sragiono volendo ridire i miei desideri, le mie speranze che raggiungono l'infinito, perdonami e guarisci l'anima mia dandole ciò che spera! Io sento in me altre vocazioni, sento la vocazione del guerriero, del sacerdote, dell'apostolo, del dottore, del martire; finalmente sento il bisogno, il desiderio di compiere per te, Gesù, tutte le opere più eroiche. Sento nell'anima mia il coraggio di un crociato, di uno zuavo pontificio, vorrei morire sovra un campo di battaglia per la difesa della Chiesa. Gesù mio, che cosa risponderai a tutte le mie follie? Esiste un'anima più piccola, più incapace della mia? Eppure, proprio per la mia debolezza, ti sei compiaciuto, Signore, di colmare i miei piccoli desideri infantili, e vuoi oggi colmare altri desideri più grandi che l'universo..."

ESPOSIZIONE DEL SS. SACRAMENTO

CANTO: Te al centro del mio cuore

L’INCONTRO
"Prima che tu nascessi, io ti conoscevo. Prima che tu venissi alLa luce, io ti consacrai. Ti ho stabilito profeta delle nazioni". Così Dio cominciò a perseguitare Geremia, fin dal seno di sua madre. Gran parte della vita del profeta fu un tentativo di giustificarsi; "Sono giovane... Ho paura... Sono stanco". Ma Dio aveva messo la sua parola sulle sue labbra, lo voleva ad ogni costo. Dio, il Seduttore. Niente si può prendere per scontato nel rapporto con lui: Egli è l'Imprevedibile. Entra in maniera forte nella vita di una persona, che, da lui sedotta, continua poi a cercare appassionatamente i segni della sua presenza. In un primo momento l'uomo è tentato di fare il braccio di ferro con Dio, perché dopo averlo intravisto per qualche istante, scompare, né sembra essere fedele alla sua promessa. La sua presenza è paragonata ad un torrente le cui acque sono incostanti: a volte è in secca, e tutto muore intorno al fiume, a volte straripa. Dio, fiume secco, cisterna screpolata, amante che seduce e poi abbandona... Eppure nel fare irruzione nella vita e poi nel discreto ritirarsi vuole dimostrarci che è lui che fa il primo passo, è lui che va verso ogni persona. Nessuno potrà mai piegare Dio nella sua logica, catalogarlo, metterlo sul piano dell’avere, impossessarsi di lui. Può interrogarlo sul suo silenzio, sul senso della vita, sul dolore, sul senso dell’ingiustizia. La risposta è sconvolgente: "Ecco, come argilla è nelle mani del vasaio, cosi voi siete nelle mie mani, casa d'Israele". Quando un vasaio sta modellando un vaso che si guasta, torna con la stessa creta a fame un altro, così come pare giusto ai suoi occhi. E il vaso non può lamentarsi per aver preso una forma anziché un'altra. Dio plasma l'uomo, con lo scopo di suscitare in lui un cuore nuovo. Il Seduttore vuole ad ogni costo una relazione con l'uomo, che infine sarà costretto ad ammettere: "Tu m'hai sedotto, e io mi sono lasciato sedurre. Hai fatto violenza: tu sei stato il più forte".

Guida:
"Durante l'orazione, i miei desideri mi facevano soffrire un vero martirio: aprii le epistole di san Paolo per cercare una risposta. I capitoli XII e XIII della prima epistola ai Corinzi mi caddero sotto gli occhi. Lessi, nel primo, che tutti non possono essere apostoli, profeti, dottori ecc.; che la Chiesa è composta di diverse membra, e che l'occhio non potrebbe essere al tempo stesso anche la mano. La risposta era chiara, ma non colmava il mio desiderio, non mi dava la pace. Come Maddalena chinandosi sempre sulla tomba vuota finì per trovare ciò che cercava, cosi abbassandomi fino alle profondità del mio nulla, m'innalzai tanto in alto, che riuscii a raggiungere il mio scopo. Senza scoraggiarmi, continuai la lettura, e trovai sollievo in questa frase: "Cercate con ardore i doni più perfetti, ma vi mostrerò una via ancor più perfetta". E l'Apostolo spiega come i doni più perfetti sono nulla senza l’Amore. La Carità è la via per eccellenza che conduce sicuramente a Dio."

CANONE: Niente ti turbi, niente ti spaventi,
chi ha Dio niente gli manca,
Niente ti turbi, niente ti spaventi, solo Dio basta.

“Il braccio di ferro”

Prima lettera ai Corinzi (12,28-31 . 13,1-8)
Riflessione del Celebrante
Silenzio
CANONE
: Ubi caritas et amor, ubi caritas deus ibi est.

Guida:
"Finalmente avevo trovato il riposo. Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ero riconosciuta in alcuno dei membri descritti da san Paolo, o piuttosto volevo riconoscermi in tutti. La Carità mi dette la chiave della mia vocazione. Capii che, se la Chiesa ha un corpo composto da diverse membra, l'organo più necessario, più nobile di tutti non le manca, capii che la Chiesa ha un cuore, e che questo cuore arde d'amore. Capii che l’amore solo fa agire le membra della Chiesa, che, se l'amore si spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue... Capii che l'amore racchiude tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno. Allora, nell’eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù, Amore mio, la mia vocazione l'ho trovata finalmente. La mia vocazione è l’amore.

Silenzio 
"Ciò che ha sorretto quotidianamente l'azione di Pier Giorgio è stato il suo impeto missionario, la passione di annunciare ai poveri l’incontro con Cristo, come faceva abitualmente nel suo ambiente di vita. "Nella biblioteca della facoltà di matematica - racconta la sorella - arrivava sempre trafelato e accaldato; non appena cominciava a tirare il fiato, gli uscivano dalle tasche, dalle cartelle, uno dietro l’altro i foglietti zeppi di nomi e di indirizzi di persone povere da aiutare o da visitare". Chi ha descritto un Pier Giorgio sempre di corsa carico di pacchi e pacchetti, da una soffitta all’altra, da un dramma umano all'altro, ha detto bene, ma non deve dimenticare che la carità di Pier Giorgio non si fermava qui. Soprattutto non era sinonimo della cosiddetta beneficenza, una pratica che, pur lodevole, se vissuta con assenza di condivisione diventa spesso un alibi a quell’impegno reale e fraterno. A leggere le centinaia di testimonianze sulla "carità" di Pier Giorgio uno si chiede molto semplicemente: dove trovava il tempo per fare tutte queste cose? La risposta e ovvia: nel tempo libero, ipotecando ogni minuto a sua disposizione. "Gesù mi fa visita con la Comunione ogni mattina ed io gliela restituisco nel modo misero che posso, visitando i suoi poveri" cosi ripeteva spesso”.

CANTO FINALE